La scorsa settimana abbiamo indagato sul rapporto tra i principali quotidiani italiani ed i social network, rilevando lo strapotere social di Repubblica. In quest’occasione abbiamo invece voluto vedere invece come si comportano su Twitter e Facebook i direttori di queste testate.
La Twitter-sfera è l’ambiente social più frequentato dagli opinion leader. Qui infatti è possibile far aumentare l’appeal di un argomento aumentando a dismisura la sua viralità. Non è un caso che fin dagli albori di Twitter i giornalisti siano la categoria più rappresentata su questo social network. Abbiamo dunque provato a vedere chi è il direttore italiano più popolare (numero di seguaci) e interattivo su Twitter (numero di menzioni e risposte ad altri utenti). Dalla nostra analisi emerge come Marco Travaglio sia di gran lunga il più popolare e coinvolgente tra i giornalisti oggetto della nostra indagine. Il direttore del fatto Quotidiano è seguito da 919.000 follower e negli ultimi 200 tweet ha menzionato per 249 volte 68 utenti unici, rispondendo in maniera diretta per due volte. Il secondo direttore per livello di popolarità e coinvolgimento degli utenti è Ezio Mauro, seguito da 255.000 follower e in grado di menzionare per 236 volte 23 utenti unici. Segue al terzo posto Mario Calabresi, direttore de La Stampa, con 221.000 seguaci e 181 menzioni di 79 profili unici. Il direttore del Corriere della Sera è lontanissimo per livello di popolarità e interazione dai colleghi. Luciano Fontana è seguito da soli 10.900 follower ed ha rilasciato un totale di 73 menzioni di 23 account unici. Purtroppo abbiamo amaramente constato come il direttore del principale quotidiano economico italiano, Roberto Napoletano, non abbia aperto un proprio profilo Twitter.
Dalle nostre ricerche viene fuori come i direttori italiani snobbino in maniera oseremo dire incredibile Facebook. Soltanto Marco Travaglio ha una propria fanpage personale con la quale interagire con i propri lettori. Degli altri giornalisti è presente soltanto una misera pagina di interesse generale dove vengono inserite delle informazioni biografiche pescate da Wikipedia.
Travaglio invece come su Twitter risulta molto popolare (numero di piace) e coinvolgente (persone che parlano della Fanpage). La fanpage del direttore del Fatto vanta un totale di 1.517.310 mi piace e cresce ad una media di circa mille nuovi seguaci a settimana. Il livello di coinvolgimento generato da Travaglio arriva a 14.241 persone che interagiscono con la Fanpage. Numeri importanti che testimoniano il suo diverso approccio verso un social network che da 2016 introdurrà delle modifiche che cambieranno per sempre il rapporto tra l’editoria e la creatura di Zuckerberg.