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Mentre si allarga a macchia d’olio lo scandalo Volkswagen, le borse europee si leccano le ferite, trascinate in basso dalla vicenda sulle emissioni truccate. Ma più che i miliardi bruciati in borsa, più che i risarcimenti già messi a bilancio potrebbero essere i danni di immagine ad affossare la casa automobilistica tedesca.
L’immagine della Volkswagen esce a pezzi da questa vicenda. Mai la rete si era interessata così tanto alla casa automobilistica tedesca come in questi giorni. Utilizzando Google trend possiamo vedere come nei gironi dello scandalo le ricerche su “Volkswagen” siano state circa il doppio rispetto all’ultimo anno. In una scala che va da 0 a 100 rileviamo come nei gironi in cui è uscita la notizia il volume di ricerche su “Volkswagen” era al massimo livello, pari a 100, contro una media di circa 50 nell’ultimo anno. I termini di ricerca più correlati alla parola “Volkswagen” sono stati scandalo e borsa. Quest’ultima parola fa riferimento ovviamente alla preoccupazione degli investitori per le performance da brividio effettuate dalla Volkswagen sui listini mondiali.
Nella settimana in cui è uscita la notizia delle emissioni taroccate dalla Volkswagen su google sono state pubblicate una media di circa 56.300.000 notizie al giorno riguardanti la vicenda
Come ci si poteva immaginare su Twitter si è riversato un fiume in piena di messaggi contro il noto marchio tedesco. Il 21 settembre in Italia si è avuto il picco di tweet sull’argomento #Volkswagen che è rimasto nella classifica degli argomenti più discussi per circa 8 ore, risultando così il secondo topic trend. In Germania l’argomento è stato ancora più discusso, visti i tanti hashtag dedicati alla vicenda. Il 23 settembre “Abgaswerte” (Valori dei gas di scarico) è stato in secondo argomento più discusso nella twitter-sfera tedesca. Il giorno prima invece è stato #dieselgate a manipolare l’attenzione degli utenti tedeschi come principale argomento su Twitter. Come ci si poteva immaginare il sentiment della stragrande maggioranza di questi messaggi è stato fortemente negativo. I termini più correlati alla parola Volkswagen sono stati scandalo, emissioni e ambiente. Il personaggio più citato e criticato sull’argomento è stato il ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, liquidato a peso d’oro (si parla di 28 mln di buonuscita) nonostante il dieselgate.
Su Facebook abbiamo provato a monitorare gli account aperti dalla Volkswagen per vedere la reazione degli utenti dopo il dieselgate. Il profilo facebook di Volkswagen nei giorni della bufera ha postato un solo messaggio nel quale è pubblicato un comunicato con cui la casa tedesca prova a rassicurare i suoi clienti. Questo post è stato apprezzato dagli utenti che hanno rilasciato 700 commenti molti dei quali di sostegno all’azienda automobilistica. Il post in questione ha ottenuto 2918 mi piace e 1110 condivisioni, riuscendo così ad arginare, almeno in parte, il crollo d’immagine.
Dati raccolti dal 21 al 24 settembre