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I fatti accaduti nella notte di capodanno nella città di Colonia continuano a tenere banco nell’opinione pubblica di mezza Europa. Sul web e sui social la vicenda ha raggiunto dimensioni importanti, rimanendo per giorni uno degli argomenti più discussi.
La copertura dei media è stata molto intensa: dal quattro gennaio sono state pubblicate online una media di circa 670mila notizie al giorno sull’argomento.
Su Twitter, dal cinque all’otto gennaio, #colonia è rimasto stabilmente tra i principali topic trend italiani, con una media giornaliera di più di mille tweet all’ora. Il picco di popolarità dei fatti di Colonia si è avuto tra il 6 e l’8 gennaio, quando l’hashatg è risultato a fine giornata il quarto topic più discusso nella Twitter-sfera. L’argomento #colonia nei giorni presi in considerazione ha avuto una media di più di 8 milioni di visualizzazioni sulla time-line di Twitter. A rendere la vicenda cosi virale su Twitter è stato il coinvolgimento dei principali influencer del mondo dei media. Tra i più attivi e popolari troviamo Sky Tg24, La Repubblica ed il Fatto Quotidiano.
Passando all’analisi del sentiment della rete su #colonia notiamo che le parole più correlate a questo hashtag sono tutte di matrice negative. Tra le parole più twittate su #colonia troviamo infatti donne e stupro. Inoltre sia in Italia che in Germania intorno a #colonia abbiamo ritrovato molto spesso le keyword “polizia” e “immigrazione”: le persone sembrerebbero additare lo stupro ad una colpevole inefficienza della polizia verso gli immigrati. E proprio qualche giorno dopo le aggressioni la prima testa a saltare è stata quella del capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers. Nei giorni seguenti i fatti di capodanno in Germania ci sono state numerose manifestazioni contro gli immigrati che hanno compiuto le aggressioni. Su Twitter in coincidenza di questi eventi abbiamo registrato ancora migliaia di tweet contro la polizia, rea di essere stata dura con i militanti di destra scesi in piazza e troppo molle contro i responsabili dei fatti. Il sentimento chiave della twitter-sfera mostra dunque un’esacerbazione degli animi verso gli immigrati di matrice islamica.
Su Facebook, invece, abbiamo registrato il silenzio di importanti protagonisti della scena politica italiani come Beppe Grillo e Matteo Renzi. In realtà quasi tutti i ministri italiani, a parte Paolo Gentiloni, sembrano snobbare la questione ritenendo poco importante scrivere un post sull’accaduto.