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IlSocialPolitico. Campidoglio: la destra senza leader non ha appeal sul web  

di Guido Petrangeli |

A Roma Storace e Bertolaso si scontreranno per la corsa al Campidoglio: unica cosa in comune, la web reputation a picco.

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“Solo il centrodestra poteva riconsegnare la Capitale al Pd e forse è riuscito nell’impresa”. Di frasi come questa se ne possono leggere in continuazione sugli account social di migliaia di utenti. La scelta del leader del centrodestra per le comunali di Roma sta diventando un percorso sempre più in salita.

Il nome di Guido Bertolaso non sembra convincere la piazza, reale e virtuale. Anche l’altro nome che circola nel centrodestra, Francesco Storace,  non scalda i cuori del web. Sia Storace che Bertolaso sono personaggi con alle spalle percorsi diversi, ma con alcune cose in comune: una web reputation connotata in maniera negativa e un posizionamento sui social da principianti allo sbaraglio.

 

Web Reputation

Digitando il nome dell’ex capo della Protezione Civile su Google escono circa 472.000 risultati. Bertolaso dunque fa parlare la rete del suo operato, ma come? La prima pagina che esce su Bertolaso è la sua pagina Wikipedia, tutta sbilanciata a ripercorrere le critiche e le controversie legali – gestione rifiuti, scandalo G8 de la Maddalena, inchieste terremoto in Abruzzo – in cui è incappato l’ex Mr Wolf. Non è un caso che la maggior parte delle ricerche correlate all’ex capo della Protezione Civile sono “Guido Bertolaso Processo”. Discorso analogo per Francesco Storace: di lui si parla abbastanza, 412.000 risultati su Google, ma non in modo positivo. Il primo risultato che si può leggere su Storace riassume con dovizia di particolari lo scandalo “laziogate”, l’inchiesta sulla sanità e l’accusa di vilipendio nei confronti del presidente della Repubblica. Sempre tra i primi risultati che escono cercando Storace su internet esce una biografia di Giorgio dell’Arti sul Corriere della Sera.  Tra le varie righe di questo articolo, la descrizione che viene fuori dell’ex governatore del Lazio ne non è certo delle migliori: “Fini trovò Storace che era un abusivo sovrappeso nella redazione del Secolo d’Italia e lo portò alla presidenza della Regione Lazio”.

Posizionamento social

Francesco Storace su Twitter è più popolare di Guido Bertolaso. Il segretario nazionale de La Destra posta contenuti regolarmente (in totale ha collezionato 137 mila tweet) che gli valgono un bacino di 49.700 follower. L’ex governatore del Lazio, bisogna dirlo, ha vita facile visto che Bertolaso è totalmente assente su questo social network. Se guardiamo però alla risposta degli utenti di Twitter al momento delle candidature dei due esponenti vediamo che l’hashtag #bertolaso, nel giorno in cui è stata ufficializzata la candidatura (il 12 febbraio), è stato il 29esimo argomento più tweettato in Italia. Nei giorni successivi, 13 e il 14 febbraio, #bertolaso è salito al decimo posto dei topic trend ma con una sentiment tutt’altro che positiva: tra le parole più associate a questo hashtag troviamo “#primarie” e “casotto”. Al contrario la candidatura dell’ex governatore del Lazio è passata inosservata, considerato che #storace non è mai entrato nella topic trend di Twitter

Su Facebook il direttore del “Giornale d’Italia” ha due profili, di cui uno seguito da 4 mila persone e una pagina fan con circa 60 mila like aggiornata con una certa regolarità. A questo si aggiungono le page create da sostenitori e ammiratori, specie dopo la sua candidatura a sindaco, che collezionano circa 1.300 “mi piace”. Bertolaso ha solo un profilo personale che ha raggiunto il massimo di amici possibili (5.000) più una serie di pagine fan non ufficiali che gli valgono altri 5mila “like”. Nel complesso, dunque, la sua popolarità è molto più bassa di quella, già non eccelsa, di Storace. Non mancano le pagine ironiche, come “Questa carriola avrà più fan di Guido Bertolaso” che da sola ha collezionato più di 4 mila like.

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