Iliad ha raggiunto un “robusto successo commerciale” in Italia dopo il lancio della sua offerta low cost il 29 maggio. L’operatore francese registra 1,5 milioni di clienti a inizio agosto, 635mila dei quali nel primo mese di attività a giugno.
Lo scrive il gruppo nella nota semestrale, precisando che in Italia i ricavi sono pari a 9 milioni di euro derivanti dall’attivazione delle Sim (9,99 euro) e al prezzo di sottoscrizione mensile (5,99 euro) a fronte di un Ebitda negativo per 28 milioni di euro su cui pesano i costi di roaming versati a Wind-Tre e le spese di marketing e lancio del marchio.
Il gruppo, che commercializza le sim tramite dispenser e ha siglato un accordo di distribuzione con Lottomatica, ha investito in Italia 164 milioni di euro nel primo semestre del 2018, di cui 73 milioni per l’acquisizione delle frequenze da Wind-Tre.
Resta aperta la disputa con gli altri operatori mobili in relazione ai rischi per la sicurezza e l’accusa di violazione delle Legge Pisanu per l’erogazione delle sim tramite la rete dei suoi dispenser, (erogatori automatici) posizionati nei centri commerciali.
L’obiettivo del gruppo resta quello di raggiungere l’equilibrio in termini di Ebitda “con meno del 10% del mercato”.
Iliad ha reso noto che intende partecipare alla gara per le frequenze 5G nel nostro paese e può contare su una riserva da nuovo entrante in banda 700 Mhz. Il 10 settembre scadono i termini per presentare l’offerta e partecipare all’asta alla quale è stata ammessa.
Iliad in Francia, dove opera con il marchio Free, ha registrato un fatturato di 1,33 miliardi, in calo del 2,2%, mentre nel mobile i ricavi sono aumentati del 2,4% a 1,06 miliardi.
Gli abbonati nel segmento mobile in Francia sono in calo di 70mila rispetto al 2017 a 13,62 milioni, mentre il numero degli abbonati nella banda larga e ultralarga è di 6,47 milioni da 6,52 milioni. Il numero totale degli abbonati in Francia a fine giugno era di 20,098 milioni da 20,215 milioni a fine 2017.
L’Ebitda del gruppo in Francia è peraltro in aumento di quasi 20 milioni a 894 milioni di euro, con un margine del 37,3% e gli investimenti sono stati pari a 773 milioni di euro.