Cinema

Il Tribeca Film Festival e OpenAI presenteranno 5 film creati da Sora il prossimo 15 giugno

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Ancora pochi giorni e al Tribeca di New York andranno in scena i cortometraggi realizzati con Sora AI. Cresce l’attesa ma anche la preoccupazione per l’impatto di questa tecnologia nel settore creativo e in particolare nell’industria cinematografica.

Arrivano i “Sora Shorts”

L’intelligenza artificiale (AI) al cinema non è una novità, ma che venga impiegata per realizzare pellicole complete sì. Il Tribeca Film Festival creato da Robert De Niro 20 anni fa circa ha annunciato per il prossimo 15 giugno 5 cortometraggi realizzati dall’AI generativa Sora di OpenAI.

Si tratta dei “Sora Shorts“, a cui hanno lavorato registi provenienti dalla scuola Tibeca, tra cui Bonnie Discepolo, Ellie Foumbi, Nikyatu Jusu, Reza Sixo Safai e Michaela Ternasky-Holland.

I cineasti hanno prima dovuto sottoscrivere l’accordo sull’AI negoziato con DGA, WGA e SAG nel 2023 per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore cinematografico.

In attesa di vedere questi contenuti generati da Sora, Jane Rosenthal, cofondatrice e CEO di Tribeca Enterprises, ha salutato con entusiasmo questa iniziativa: “Le storie arrivano a noi come un lungometraggio, un’esperienza coinvolgente, un’opera d’arte o anche un cortometraggio generato dall’intelligenza artificiale. Non vedo l’ora di vedere cosa è riuscito a fare questo gruppo di ex-alunni di Tribeca”.

L’impatto dell’AI su Hollywood

Sora AI di OpenAI è un nuovo modello di AI generativa che consente di trasformare un prompt di testo in video.

Una tecnologia facile da utilizzare che ha subito messo in stato di allerta tutta Hollywood. Se per fare un video basta un’idea, quindi anche solo una persona, e Sora, che ne sarà dell’industria cinematografica e dei suoi professionisti (scrittori compresi)?

Una domanda lecita che in molti si sono posti, a cui non è semplice rispondere. Basti pensare che il regista Tyler Perry ha sospeso i piani di investimento da 800 milioni di dollari sui suoi studi ad Atlanta proprio dopo aver visto Sora all’azione.

In realtà, molti altri professionisti del cinema hanno utilizzato questa tecnologia affermando di esser rimasti soddisfatti dell’esperienza, che ha permesso loro di migliorare enormemente il processo creativo visualizzando in modalità alternativa nuove idee e comunicando concetti astratti complessi.

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