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Il sindaco di Vicenza revoca l’ordinanza anti 5G

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Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha revocato l’ordinanza che stabiliva la sospensione della sperimentazione o attivazione di impianti 5G all'interno del proprio comune.

Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha revocato l’ordinanza, firmata il maggio scorso, che stabiliva la sospensione della sperimentazione o attivazione di impianti 5G all’interno del proprio comune.

Dopo il decreto Semplificazioni che impedisce alle amministrazioni locali di vietare gli impianti di tlc, il comune di Vicenza ha revocato l’ordinanza che congelava l’installazione di infrastrutture 5G, perché questa novità legislativa espone i Comuni a sicuri contenziosi da parte delle compagnie telefoniche”, ha dichiarato il sindaco al Giornale di Vicenza.

Il governo ci mette a rischio contenziosi, e ora abbiamo solo la possibilità di intervenire attraverso il Piano antenne già adottato da questa amministrazione, in merito ai luoghi in cui potrà essere previsto il posizionamento di antenne e ripetitori“, ha dichiarato Rucco. “In ogni caso proseguiremo il confronto con Arpav e Ulss per avere effettiva certezza che il 5G non provochi danni alla salute pubblica“.

5G e dl Semplificazione

La nuova legge in materia di antenne e impianti 5G prevede che 6. All’articolo 8, della legge 22 febbraio 2001, n. 36, il comma 6 è sostituito con il seguente: “6. I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo”.

La nuova norma sul 5G

In altri termini, la nuova norma sul 5G impedisce ai sindaci di vietare l’installazione di impianti e antenne e vieta altresì ai primi cittadini italiani di intromettersi con provvedimenti estemporanei sulla questione dei limiti elettromagnetici che sono regolati con norme dello Stato e fissano, come è noto, soglie molto più basse rispetto alla media europea.

A questo punto, resta da verificare se i circa 500 comuni italiani che si sono in un modo o nell’altro rifiutati di ospitare sul territorio antenne 5G si adegueranno alla nuova normativa, che automaticamente diventa legge.

Messina e Vicenza

Dopo Messina anche Vicenza, le roccaforti anti 5G stanno iniziando a cadere.

Lo scorso 23 luglio il TAR di Catania ha accolto la richiesta di Vodafone di sospendere l’ordinanza anti 5G del Comune di Messina, uno dei più grandi insieme a Reggio Calabria, Udine e Vicenza che si sono schierati contro il 5G.

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