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Il Senato ribalta l’accordo di Trump con Zte che resta al bando negli Usa

Il Senato americano ha bloccato l’accordo sottoscritto recentemente dal presidente Trump con la cinese ZTE per riaprire il mercato Usa al primo vendor cinese di apparecchiature Tlc, in cambio di vantaggi sui dazi per l’export americano in Cina.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il Senato ha quindi deciso di mantenere in vigore il divieto nei confronti dell’azienda di acquistare componenti made in Usa per un periodo di sette anni.

ZTE è stata messa al bando negli Usa per aver violato le sanzioni Usa nei confronti di Iran e Corea del Nord e per i sospetti di spionaggio nei confronti dei cittadini Usa.

Oggi l’azienda cinese è crollata in Borsa, a Hong Kong ha lasciato sul terreno il 24,81% e a Shenzhen il 9,99% scontando il voto del Senato Usa che ribalta l’accordo voluto da Trump e annunciato a inizio mese di stop al bando sull’acquisto di microprocessori e altri parti Usa per aver violato l’embargo sulla vendita a Iran e Corea del Nord. La scorsa settimana le azioni erano tornate agli scambi dopo un blocco di due mesi, perdendo il 38% del valore di mercato.

C’è da dire che a metà maggio il presidente Trump era tornato sui suoi passi, togliendo il blocco nei confronti di Zte sul mercato americano deciso dallo stesso presidente Usa ad aprile 2017 come ritorsione per la violazione dei termini relativi a sanzioni comminate nel 2017.

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