Sono 24mila sul territorio italiano le torri di INWIT, la prima tower company del paese che controlla circa il 45% del mercato nazionale. Torri (con ballatoio) e tralicci che hanno come scopo primario quello di veicolare il segnale mobile 4G e 5G, ma che sempre più spesso vengono usate anche per scopi ulteriori: dal monitoraggio della qualità dell’aria e contro gli incendi, in collaborazione con Legambiente in Abruzzo, al controllo di diversi parametri nelle smart city tramite sensori IoT a partire dalla qualità dell’aria.
Tower-as-a-service: telecamere anti incendio
Un particolare sviluppo futuro delle torri-as-a-service è la presenza di telecamere montate in cima all’infrastruttura. Telecamere re che hanno un raggio molto ampio di visuale e che consentono quindi di monitorare ampie fette di territorio h24 e di inviare le immagini alla centrale del committente, si tratti della Protezione Civile, della Polizia, di un ente parco o di altri potenziali clienti che vuole ricevere in tempo reale le immagini delle zone sorvegliate.
“La telecamera sulla torre è montata come se fosse un’antenna, come uno sbraccio, e le immagini che riprende vengono inviate in un gateway che fa l’elaborazione dell’intelligenza artificiale, una sorta di scatolotto, che si trova nella centralina ai piedi della torre”, ha detto Graziano Bini, Head of Innovation & Engineering, INWIT nel sito di Pollutri. Tutte le immagini vengono rielaborate in loco dal gateway, che riceve un flusso di immagini h24.
Il software di AI può essere addestrato a diversi compiti
Il gateway contiene un software che riceve le immagini della telecamera ed è in grado di rilevare i pennacchi di fumo, perché è stato addestrato a farlo. Nel caso di immagini simili ad un incendio viene mandato un alert via mail o whatsapp. Il software è in grado di riconoscere il pennacchio di un caminetto da un barbecue o il fumo di una sigaretta. Nel caso di combustioni normali subentra un filtro che evita falsi allarmi.
L’algoritmo può svolgere anche altri task, per riconoscere dei volatili ad esempio basta addestrare l’intelligenza artificiale a farlo.
Droni usati per predisporre le telecamere
Per capire se ci sono le condizioni migliori per l’installazione di una telecamera, vengono usati dei droni che verificano la visuale e la presenza delle migliori condizioni. La telecamera si installa nel punto più alto della torre, con un orientamento predefinito. In alcuni casi vengono installate tre telecamere a 120 gradi ciascuna, in grado di coprire tutta la visuale a 360 gradi. Soluzione ottimale per coprire l’area di un parco.
Dopo l’Abruzzo obiettivo Sicilia e Sardegna
L’obiettivo di INWIT è quello di allargare i diversi progetti di monitoraggio ambientale e anti incendio, avviati ormai da un anno in Abruzzo, anche in altre regioni, a partire da Sicilia e Sardegna che sono quelle più colpite dall’emergenza incendi soprattutto d’estate.
Le potenziali applicazioni del video monitoraggio sono anche più numerose, ma bisogna tenere conto delle stringenti norme che riguardano la data protection in caso di zone antropizzate che dovessero finire nelle registrazioni. In origine, il progetto con Legambiente era stato pensato per il monitoraggio della fauna (orsi e uccelli ma anche abbandono di rifiuti) ma le priorità legate agli incendi hanno avuto la priorità.
AI e videocamere smart sulle torri tlc di INWIT, così è stato rilevato in tempo un incendio in un’oasi WWF