Comincia una settimana dove le banche centrali (USA e UK) torneranno a sostenere, nelle parole e nei fatti, le rispettive economie. Brexit va verso un rinvio di almeno sei mesi e USA e Cina proseguono il negoziato che tutti si aspettano venga presto concluso. Detto questo, la crescita economica globale rallenta e non ci sono molti strumenti per sostenere ancora a lungo il ciclo economico, se non uno: una recessione. Ipotesi che in Europa è realtà e che si affaccia seriamente anche negli USA nella forma di un rallentamento.
Emirati Arabi – Come riporta l’agenzia Emirates News Agency, nel corso del convegno di ieri ad Abu Dhabi su criptovalute e fintech, il Presidente della UBF, la Federazione delle Banche degli Emirati Arabi Uniti, Abdul Aziz Al-Ghurair, ha dichiarato: Data la rapida comparsa di nuovi strumenti FinTech come criptovalute e altri asset, è essenziale sviluppare un framework e normative che regolino queste tecnologie, sottolineando anche l’aspirazione del paese di diventare uno dei principali hub internazionali per la finanza
Australia – La novità è una roadmap per una blockchain nazionale. L’annuncio congiunto è del Ministero dell’Industria, della Scienza e della Tecnologia e dal Ministero per il Commercio, il Turismo e gli Investimenti. L’obiettivo dell’Australia è diventare leader globale nel settore blockchain; la tabella di marcia prevede il coinvolgimento dei settori regolamentazione, competenze e sviluppo delle capacità, innovazione, investimenti e competitività e collaborazione internazionali”.
Bitcoinist riferisce che i gemelli Winklevoss, proprietari di Gemini Exchange, hanno affermato che il mondo crypto ha bisogno di regole, sottolineando come in America sia necessario regolamentare gli exchange di crypotoassets, piuttosto che i crypotoassets stessi. Tali dichiarazioni hanno suscitato la reazione contraria da parte della comunità crypto americana, tradizionalmente contraria ad una regolamentazione governativa del settore.