Il fine settimana si è caratterizzato per la prevedibile effervescenza pre-elettorale, ma meritano essere segnalati almeno tre eventi: l’avvio in sordina della nuova campagna “Cinema Revolution” per la promozione dei film nei cinematografi; una sortita del Ministro Gennaro Sangiuliano, che ha di nuovo ricriticato duramente l’assetto del sistema cinematografico nazionale; l’imminente avvio di una tre giorni dei produttori di cinema e audiovisivo in Calabria…
I film e le sale aderenti a “Cinema Revolution” sono consultabili su www.cinemarevolution.it, i film e sale aderenti a “Cinema in Festa” su www.cinemainfesta.it. “Cinema in Festa” prevede tutti i film in sala al prezzo di 3,5 euro, fino a giovedì 13 giugno…
Lucia Borgonzoni ha sostenuto sabato: “da domani e fino a settembre, c’è un motivo in più per vivere l’esperienza unica della visione di un film su grande schermo: torna ‘Cinema Revolution – Che spettacolo l’estate’, un’iniziativa mirata alla piena ripartenza delle sale, un progetto pensato per ribadirne il ruolo cruciale per lo sviluppo dell’intera filiera, nonché l’importanza per la crescita delle nostre comunità. Dopo lo straordinario successo dell’edizione 2023, sono certa che anche la risposta degli spettatori alla ricca stagione di film e promozioni che sta per cominciare regalerà grandi soddisfazioni”.
“Cinema Revolution” è un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura. Anche quest’anno parte integrante dell’iniziativa – che fissa i film italiani ed europei al prezzo speciale di 3,50 euro – saranno le due “edizioni” del 2024 di “Cinema in Festa”, appuntamento di cinque giorni a giugno e a settembre lanciato per cinque anni (2022-2026) da Anica (produttori) e Anec (esercenti), con il supporto del Ministero della Cultura e la collaborazione del David di Donatello (Accademia del Cinema Italiano). Le edizioni di quest’anno di Cinema in Festa sono in programma da domenica 9 giugno a giovedì 13 giugno e da domenica 15 a giovedì 19 settembre, periodi durante i quali il prezzo ridotto permetterà la visione nelle sale aderenti di tutti i film…
“Cinema Revolution” / “Cinema in Festa”: iniziative inadeguate per promuovere la fruizione di cinema in sala
Chi segue le attività di ricerca e di monitoraggio dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale IsICult sulle colonne di “Key4biz” sa bene che molte sono state le perplessità emerse rispetto a queste iniziative e mai dotate di risorse economiche adeguate (l’anno scorso una decina di milioni di euro, un quinto di un fabbisogno minimo per una iniziativa promozionale seria; quest’anno non è ancora dato sapere la dotazione apportata dal Ministero): in particolare, l’edizione 2024 prevede un’offerta di titoli attualmente non attraente, con una quota di mercato del cinema “made in Italy” già molto bassa in queste settimane…
Insomma, quest’anno l’iniziativa di marketing che dovrebbe risollevare le penose sorti del cinema italiano in sala si propone con un’offerta di titoli molto misera… E – come dire?! – quando mancano i titoli, manca la promozione. Per il trimestre che viene annunciato ogni anno come “rivoluzionario” (3,5 euro per i film italiani ed europei da metà giugno a metà settembre) continua a mancare il prodotto italiano medio/largo.
Attendiamo di verificare le prime rilevazioni di Cinetel (anche di ieri domenica 9), per comprendere cosa è accaduto.
Sempre sabato 8, s’è registrata una sortita novella del Ministro Gennaro Sangiuliano (Fratelli d’Italia) che, in un intervento ad una iniziativa de “il Foglio” (la “Festa dell’Innovazione” a Venezia), ha sparato a zero sul cinema italico, troppo e mal sovvenzionato dallo Stato: in sintesi, il “Tax Credit” sarebbe “schizzato” a 890 milioni di euro (!), e quindi “è necessario vedere come vengono spesi questi soldi”.
Il Ministro ha perfettamente ragione, ma abbiamo spiegato su “Key4biz”, nel nostro intervento di venerdì scorso, come il Ministero della Cultura paradossalmente non disponga ancora di un dataset che gli consenta di comprendere effettivamente “come” i danari dell’intervento pubblico nel settore sono allocati e che effetto determinano: peraltro, proprio mercoledì scorso 5 giugno, la Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero (guidata da Nicola Borrelli) ha ri-affidato, per la sesta volta (!), la “valutazione di impatto” della Legge Cinema e Audiovisivo (prevista dalla norma stessa), ad una associazione temporanea di scopo formata dall’Università Cattolica e da Ptsclas spa, che nel corso degli anni non ha mai identificato le criticità della legge n. 220 del 2016. Si rimanda a “Key4biz” del 7 giugno 2024, “Legge Cinema e Audiovisivo: pubblicata la “valutazione di impatto” ma è quella per l’anno 2022. L’analisi”.
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “non si può fare un film coperto al 100 % dallo Stato”
Ha detto Gennaro Sangiuliano: “non si può fare un film con la copertura del 100 % di contributo pubblico. Il cinema italiano è vivo, solo che il tax credit del 2019 era pari a 419 milioni di euro e ora siamo schizzati a 890 milioni. Sono soldi dei cittadini dobbiamo vedere come vengono spesi… è in atto una grande operazione di moralizzazione… Il cinema è importantissimo, è una grande industria che crea occupazione. Le persone che vi lavorano hanno una grande qualità professionale, il cinema contribuisce all’immaginario italiano”.
Il Ministro non ha usato mezze misure: “non si può fare un film con la copertura del 100 % di contributo pubblico, un rischio di impresa bisogna metterlo. Io ti do il 70 %, ma un 30 % tu lo vuoi rischiare? Chi in Italia apre un bar tutto quanto con i contributi pubblici o un negozio di scarpe con i contributi pubblici? Nessuno può farlo, ci devi mettere i tuoi soldi”. E ha ribadito una critica che ha già più volte manifestato in passato: “dobbiamo smetterla con i film che facevano 16 spettatori, 14 spettatori… In questo momento, ci sono 259 film finanziati, prodotti e mai usciti. Non sappiamo che fine abbiano fatto. C’è gente che ha preso i soldi del tax credit, dei contributi selettivi, e anche delle film commission regionali, ha fatto dei film che non si sa che fine abbiano fatto…”.
Quali saranno le conseguenze di queste sortite del Ministro?
Sicuramente delle conseguenze ci saranno nelle misteriose alchimie che porteranno presto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Cinecittà. In argomento, i “bookmaker” continuano a scommettere sul “non laureato” Giuseppe De Mita – in quota FdI – come futuro Presidente di via Tuscolana…
Resta il dato di fatto che la annunciata riforma della “Legge Franceschini” arranca, e che tutta la comunità degli operatori è in attesa da molto (troppo) tempo del decreto principale sul “Tax Credit” (trasmesso dal Mic al Mef da qualche settimana), ma anche tutti gli altri decreti, da quello di nomina delle nuove Commissioni Esperti a quello per le iniziative di promozione.
Il sistema è nel suo complesso sostanzialmente “congelato” e siamo ormai nel sesto mese dell’anno…
La Sottosegretaria Borgonzoni forse andrà a manifestare il suo pensiero in occasione dell’avvio di un’iniziativa che inizia oggi in Calabria, che abbiamo già segnalato su queste colonne: si tratta dell’“Audio-Visual Producers Summit 2024”, ovvero la terza edizione dell’Avps, che si tiene all’Altafiumara Resort & Spa / Santa Trada / Scilla / Reggio Calabria, che va dal 10 al 12 giugno. Si tratta di un format Apa con il sostegno del Mic (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), del Maeci e della Fondazione Calabria Film Commission, con la collaborazione di Cinecittà, Mpa, Pga, Cnc, Unifrance e Bfi…
Clicca qui, per l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla Festa dell’Innovazione promossa dal quotidiano “il Foglio”, Venezia, 8 giugno 2024 (il tema del cinema è affrontato al minuto13:20)
[ Note: questo articolo è stato redatto senza avvalersi di strumenti di “intelligenza artificiale. ]
(*) Angelo Zaccone Teodosi è Presidente dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult (www.isicult.it) e curatore della rubrica IsICult “ilprincipenudo” per “Key4biz”.