tassa al 15%

Il ministro Franco al G20: “Futuro low carbon e tassa minima globale per i giganti del web”

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L’ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, aprendo la seconda giornata della Conferenza annuale del forum sulla produttività dell'Ocse al G20 di Venezia.

Introdurre una tassa minima globale per le multinazionali, in primis ai GAFAM, abili con le elusioni fiscali, e lotta al cambiamento climatico. Sono i temi al centro dell’agenda del governo italiano e del G20, la cui presidenza è detenuta dall’Italia da dicembre scorso. A riferirlo è stato il ministro dell’Economia italiano Daniele Franco alla seconda giornata del Forum Globale del G20 sulla produttività in corso a Venezia. Qui oggi e domani i ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G20 si riuniscono per la terza volta sotto la Presidenza italiana. Questo è il primo incontro in presenza del filone finanziario da febbraio 2020.

La ‘global minimum tax’, un meccanismo di tassa minima globale al 15% che intercetti i profitti delle grandi multinazionali

Quello della tassazione “è un tema cruciale per il futuro“, ha detto Franco, che impone una forte “attenzione“, dalla fiscalità per le multinazionali a una aliquota minima globale.

L’obiettivo

La ‘global minimum tax’ è un meccanismo di tassa minima globale al 15% che intercetti i profitti che le grandi multinazionali realizzano in tutto il mondo e garantisca un gettito fiscale adeguato ai Paesi dove questi profitti sono generati. 

Il G20 deve essere la forza trainante per il cambiamento climatico”

Ma non bisogna dimenticare il “cambiamento climatico che è al centro dell’agenda” del G20 organizzato dall’Italia che punta su “persone, pianeta e prosperità“, ha sottolineato il ministro italiano. 

Invitando tutti ad “agire” contro la “grande minaccia” rappresentata dal cambiamento climatico, “modificando le nostre abitudini”, Franco si è detto “fiducioso che questa discussione aprirà la strada a un dialogo strutturale”.

“Il G20 deve essere la forza trainante per il cambiamento climatico”, ha detto Franco al Simposio di alto livello sulla fiscalità. “Oggi dobbiamo affrontare questioni difficili e importanti per ri-orientare le nostre economie verso un futuro low carbon: ce lo impone il pianeta e la posta in giorno è molto alta”, ha spiegato.

Siamo responsabili per oltre l’80% delle emissioni globali

A seguirlo in questa direzione anche il segretario del Tesoro, Janet Yellen, il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, e la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva.

“I Paesi del G20 hanno una grande responsabilità nell’adottare i prossimi passi necessari a portare un approccio alla decarbonizzazione all’interno delle nostre economie e prendere decisioni difficili dal punto di vista economico. Siamo responsabili per oltre l’80% delle emissioni globali quindi è nostra responsabilità adottare misure e farlo subito”, ha detto Yellen, mentre la direttrice del Fmi ha chiesto un “forte segnale sui prezzi delle emissioni di Co2” per centrare gli obiettivi al 2050”.

Franco: “Creare gruppo di studio per cambiamento clima

La “creazione di un gruppo di studio del G20 per la misurazione condivisa del prezzo implicito ed esplicito delle politiche adottate dai singoli Paesi“. Questa la proposta di Franco. Per andare verso una riduzione delle emissioni, secondo il ministro, ci sarà bisogno di un “mix di azioni: regolamenti, investimenti in nuove tecnologie, politiche molti strumenti per avere una pletora di opzioni facilmente gestibili”. “L’obiettivo comune di un impatto zero del carbonio”, ha concluso il ministro, “è importante e dobbiamo agire velocemente e con determinazione collettiva”. 

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