Parte a ottobre la migrazione di 150 mila pc del Ministero della Difesa a LibreOffice, la piattaforma di sistemi informatici open source per la produttività, che scalza così per la prima volta Microsoft Office dal desktop di una grande pubblica amministrazione centrale nel nostro paese. L’obiettivo è terminare il passaggio entro il 2016.
L’accordo è stato siglato da Sonia Montegiove, presidente dell’Associazione LibreItalia, Ruggiero Di Biase, Ammiraglio di Divisione e Dirigente Generale Responsabile dei Sistemi Informativi Automatizzati. Tale iniziativa “consentirà alla Difesa di rendersi indipendente dal software proprietario per le applicazioni rivolte alla produttività individuale e di adottare il formato dei documenti standard e aperto Open Document Format (ODF).”
L’accordo è stato accolto positivamente dall’Agid, che auspica al più presto l’adozione dell’open source anche da parte di altre amministrazioni centrali.
L’operazione è frutto dell’accordo siglato dal Ministero della Difesa con LibreOffice, il primo che vira decisamente all’open source nella Pac di un grande ministero. Tra le PA locali ci sono invece varie esperienze consolidate che hanno visto coinvolte, ad esempio, Regione Emilia Romagna, le Province di Perugia, Cremona, Macerata, Bolzano e Trento e i Comuni di Bologna, Piacenza e Reggio Emilia.
Il passaggio avverrà gradualmente e prevede dosi massicce di formazione, con corsi di formazione online disponibili su LibreOffice, che in un secondo momento saranno disponibili con licenza CreativeCommons. L’intesa è in linea con il Decreto legge 83/2012 che impone alle amministrazioni pubbliche di facilitare le applicazioni open source a vantaggio di quelle proprietarie. I formatori della Difesa potranno contare sul contributo gratuito dei volontari di LibreItalia.
Il progetto della Difesa è uno dei maggiori in Europa nel suo genere. Il maggiore è quello adottato dal Ministero dell’Interno in Francia, con la migrazione di 240 mila pc all’open source. Sempre in Francia, altri enti pubblici che usano l’open source sono l’Agenzia delle Entrate, il Ministero delle Finanze, quelli degli Esteri e dell’Agricoltura.
Anche la Gendarmerie transalpina ha adottato l’open source per 72 mila postazioni. Infine, anche l’Estremadura in Spagna e la municipalità di Monaco di Baviera in Spagna usa LibreOffice.