Il Metaverso non è solo il nuovo mondo digitale parallelo per evadere dalla realtà. Il Metaverso è anche business. Offre una pluralità di opportunità, oggi quasi tutte inimmaginabili, per le aziende e per il lavoro. Blockchain, Realtà Virtuale, Realtà aumentata, Realtà mista, Intelligenza artificiale, Cloud e Cybersecurity sono le tecnologie abilitanti per disegnare molti Metaversi, ciascuno cucito su interessi specifici, che entro 10 anni saranno popolati da milioni-miliardi di utenti, come oggi avviene per i social network.
Il Metaverso sul business sarà rilevante
“L’impatto del Metaverso sul business sarà rilevante”, n’è convinto il 46% degli intervistati della survey condotta da Engineering con i suoi stakeholder e partner e il 65% del campione ha in programma di investire in progetti Metaverso-oriented: la maggioranza già nei prossimi 2 anni.
Media and Entertainment, Education, beni di consumo, Settori IT e Telecomunicazioni, secondo l’indagine, sono i mercati che godranno dal Metaverso di maggiori benefici economici. Inoltre, il 22% vede il Metaverso come il futuro del lavoro e per il 42% sarà il futuro del tempo libero. Sia il lavoro sia il tempo libero hanno bisogno di attività e servizi offerti da aziende.
Ibarra (Engineering): “La necessità di creare business interoperabili spingeranno i ‘Metaversi’, questi universi digitali, a connettersi tra di loro”
Tra i partner tecnologici, a livello nazionale e internazionale, già impegnati ad immaginare e a realizzaretecnologie più avanzate per gli utilizzi futuri nel Metaverso è Engineering, la Digital Transformation Company guidata da Maximo Ibarra.
“Il Metaverso è già tra noi, ma ci vorranno 3 o 4 anni affinché le soluzioni tecnologiche per utilizzarlo diventino scalabili e quindi diffuse in maniera capillare”, spiega Ibarra. “Come accaduto per tutte le altre tecnologie”, aggiunge il ceo, “anche il successo del Metaverso dipenderà da due fattori: costi e qualità dell’esperienza d’uso”.
“Oggi esistono tanti Metaversi non connessi tra di loro, ma la necessità di creare business interoperabili”, questa la visione di Ibarra, “spingeranno questi universi digitali a connettersi tra di loro”.
Engineering per le aziende nel Metaverso
Lavoriamo ad ambienti immersivi e virtuali da oltre due decenni, ci racconta l’azienda specializzata in tecnologie digitali avanzate e soluzioni proprietarie. Uno dei primi progetti di Metaverso di Engineering è del 2016: lo spazio virtuale per navigare e fruire i servizi di uno dei principali leader italiani nel settore Media e Telecomunicazioni. È stato progettato un visore per la VR (ma anche degli occhiali per l’AR, così come lo schermo) che permetteva di esplorare ambientazioni 3D in cui consultare diversi cataloghi e acquistare contenuti (film, musica, giochi) da varie piattaforme di terze parti.
Altri 5 progetti “metaverso-oriented” sviluppati dal Gruppo Engineering, con headquarter a Roma e oltre 60 sedi nel mondo:
- Sanità digitale. Soluzioni di telemedicina come quella per la ASL di Foggia, che hanno permesso di dare continuità al monitoraggio della pandemia e alle visite dei pazienti.
- eCommerce. L’app ‘Chat Boutique’ che ha virtualizzato lo shopping, ricreando tramite videochiamate 1-to-1 e 1-to-few l’interazione tra assistenti alla vendita e clienti nel settore dell’abbigliamento.
- Media. Il progetto ‘Hyper360’ che offre un set completo di strumenti di produzione end-to-end a disposizione dei registi per realizzare video interattivi e aumentati a 360°.
- Food. Virtual Taste, l’app realizzata per ‘Vinitaly 2018’ che combina realtà aumentata e realtà virtuale e aggiunge valore a un’esperienza sensoriale unica e insostituibile come la degustazione del vino.
- Arte. ‘Virtual MAXXI’ è la mostra virtuale che ha consolidato il ruolo di riferimento del Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo nell’architettura e nell’arte contemporanea, raggiungendo un pubblico più giovane e tecnologicamente avanzato.
R&D, ruolo strategico
Nello sperimentare il Metaverso un ruolo strategico lo ha anche la Direzione R&D, dove operano circa 450 ricercatori e nella quale, ci dice con orgoglio l’azienda, ogni anno vengono investiti oltre 40 milioni di euro per esplorare le frontiere della tecnologia in collaborazione con le più importanti università ed organizzazioni europee.
“In Engineering stiamo sperimentando il Metaverso già da diversi anni”, sottolinea Maximo Ibarra,“nell’Entertainment, nel Retail e anche in campo sanitario”. “Ovviamente”, spiega il general manager, “ci sono ancora dei punti critici da superare, a partire da quelli legati alla privacy fino al rischio di distaccamento dalla realtà da parte degli utenti”. La possibile fuga dalla realtà, infatti, emerge da dalle altre indagini sul nuovo mondo parallelo.
“Bisogna infatti ricordarsi”, aggiunge Ibarra, “che al centro del Metaverso di così come al centro di ogni tecnologia, deve esserci sempre il fattore umano”.
“Affinché il Metaverso abiliti una rivoluzione culturale”, conclude il ceo di Engineering, “bisogna trasformarlo in un driver in grado di portare benessere sociale, economico e ambientale. Il Metaverso può infatti essere l’abilitatore di una digitalizzazione e virtualizzazione altamente sostenibili”.
Per le aziende oggi è il momento di pianificare investimenti per lo sbarco sul Metaverso, affiancandosi a partner tecnologici in grado di sostenere la trasformazione digitale anche nel nuovo mondo virtualizzato. E per evitare che anche il Metaverso diventi come il web 2.0 monopolizzato dalle big tech è opportuno per le aziende italiane cogliere i vantaggi di questa rivoluzione.