Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
Il mercato globale dei chip per l’intelligenza artificiale (AI) è destinato a crescere di 902,65 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2029, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’81,2%. L’aumento della domanda è trainato dall’integrazione dei chip AI negli smartphone, dove l’Internet delle cose (IoT) e le tecnologie di interfaccia uomo-macchina (HMI) stanno favorendo una convergenza tecnologica.
I chip AI stanno trovando applicazione in numerosi settori, tra cui sanità, elettronica di consumo, automotive e telecomunicazioni, contribuendo a una maggiore efficienza energetica e ad una capacità di elaborazione dei dati sempre più autonoma.
Grandi attori come NVIDIA, AMD, Intel, e Huawei sono leader nello sviluppo di chip come ASIC, GPU e FPGA, progettati per supportare algoritmi di apprendimento automatico e apprendimento profondo. Tuttavia, il settore deve affrontare sfide significative, tra cui la carenza di personale qualificato e l’elevato costo dello sviluppo tecnologico. Inoltre, le questioni etiche e la necessità di ridurre l’impatto energetico dei data center rappresentano ulteriori aree di attenzione per il settore.
Con una crescente domanda di soluzioni in tempo reale, i dispositivi edge e le applicazioni di calcolo avanzato stanno emergendo come segmenti cruciali. L’espansione del mercato sarà guidata dall’adozione di tecnologie avanzate come il quantum computing e dalla crescente necessità di analisi dei dati in settori come la sanità, la finanza e l’automazione.
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Ricercatori addestrano l’AI per diagnosticare malattie polmonari con il 96,57% di precisione
Un nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da ricercatori di diverse istituzioni internazionali, tra cui la Charles Darwin University, ha raggiunto un’accuratezza del 96,57% nella diagnosi di malattie respiratorie come polmonite, COVID-19 e altre patologie polmonari.
Questo sistema analizza video di ecografie polmonari, identificando caratteristiche e schemi rilevanti nei polmoni per fornire diagnosi accurate. Oltre alla precisione, il modello utilizza tecniche di “explainable AI” per mostrare ai radiologi il processo decisionale attraverso strumenti visivi, come le mappe di calore, aumentando la trasparenza e la fiducia nei risultati.
L’approccio innovativo non solo aiuta i medici a diagnosticare rapidamente, ma offre anche uno strumento di supporto decisionale e di formazione, risparmiando tempo prezioso e migliorando l’efficacia clinica.
Secondo i ricercatori, il modello potrebbe essere ulteriormente addestrato per riconoscere patologie più complesse, tra cui tubercolosi, asma, cancro e fibrosi polmonare, se alimentato con dati appropriati. In prospettiva, questo sistema potrebbe essere applicato anche ad altre tecniche di imaging, come TAC e radiografie.
Il modello rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’AI nella diagnostica medica, migliorando la qualità delle cure e il supporto decisionale per i professionisti sanitari.
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L’AI scriverà leggi complesse
L’intelligenza artificiale (AI) sta iniziando a giocare un ruolo diretto nella creazione legislativa, rivoluzionando il modo in cui le leggi vengono redatte. Senza necessità di modificare le procedure legislative, gli assistenti legislativi possono già utilizzare AI generativa per redigere testi di legge, come dimostrato da esperimenti in Brasile e negli Stati Uniti.
L’adozione di AI in questo contesto è destinata a crescere, soprattutto in risposta alla crescente complessità delle leggi moderne, alimentata da polarizzazioni ideologiche e da governi divisi. Negli Stati Uniti, il recente ribaltamento della dottrina Chevron, che limitava il potere delle agenzie esecutive di specificare dettagli legislativi, obbliga il Congresso a redigere normative più dettagliate, incrementando la domanda di strumenti avanzati come l’AI.
La capacità degli strumenti di AI di elaborare informazioni complesse e multidisciplinari può consentire ai legislatori di affrontare più temi contemporaneamente, migliorando la precisione linguistica e l’aderenza a standard legislativi. Tuttavia, l’uso dell’AI solleva interrogativi etici e pratici. Se da un lato può rendere le leggi più dettagliate e coerenti, dall’altro potrebbe essere sfruttata per avvantaggiare interessi specifici, proprio come fanno oggi i lobbisti.
Inoltre, leggi generate dall’AI potrebbero risultare errate o inefficaci, replicando problemi già presenti nelle normative scritte da esseri umani. La questione centrale riguarda la trasparenza: nel 2023, un disegno di legge brasiliano scritto con ChatGPT è stato approvato senza che i legislatori sapessero dell’intervento dell’AI.
Questo episodio sottolinea l’urgenza di stabilire regole e garanzie etiche per l’uso dell’AI nella legislazione, poiché il futuro della normativa automatizzata è inevitabile.
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