Satelliti

Il legame Musk-Trump rallenta il rollout globale di Starlink (Italia in stallo)

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L’espansione globale di SpaceX, casa madre dell’operatore satellitare Starlink, è minacciata dalle incursioni di Elon Musk in politica. Che rischiano di trasformarsi in un boomerang per il suo business satellitare.

L’espansione globale di SpaceX, casa madre dell’operatore satellitare Starlink, è minacciata dalle incursioni di Elon Musk in politica. Che rischiano di trasformarsi in un boomerang per il suo business satellitare.  

Starlink consoliderà la sua leadership globale nel segmento dei satelliti a bassa quota nel 2025, ma il rapporto preferenziale del suo fondatore Elon Musk con il presidente Donald Trump si sta rivelando più un ostacolo che un vantaggio per la sua diffusione globale. Lo scrive oggi il Financial Times, riecheggiando a livello globale la situazione che si sta registrando anche in Italia, dove il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ammesso a Repubblica la scorsa settimana “la situazione di stallo” fra Governo e Starlink che si è creata da un paio di mesi a questa parte, dopo le proteste dell’opposizione per le trattative che il l’esecutivo aveva intavolato per l’adozione di Starlink per comunicazioni istituzionali e di difesa.  

Negoziati di Musk con diversi paesi

Dal canto suo, il Financial Times racconta dei negoziati in corso fra Starlink e diversi paesi fra cui Turchia, Bangladesh, Marocco per portare i suoi servizi satellitari in nuovi mercati con un bacino potenziale di un miliardo di persone. Mentre altri negoziati sono in corso con l’India per ottenere il via libera regolatorio ad operare.

Starlink all’incasso in patria. Frizioni all’estero

In patria, il rapporto preferenziale con Trump ha dato il via libera a nuovi contratti federali per Musk, a partire dalla copertura satellitare della casa Bianca e di altre agenzie federali che nell’era di Biden erano ancora off limits.

Starlink è anche in corsa per concorrere all’assegnazione di fondi pubblici per 42 miliardi di dollari per la copertura delle aree rurali del paese nel quadro del US rural Broadband Equity.

Ma a livello globale il rapporto così stretto di Musk con Trump ha messo sul chi vive le diverse autorità nazionali che devono concedere l’autorizzazione ad operare a Starlink.

A febbraio la provincia dell’Ontario ha messo fine al contratto con Starlink in seguito ai nuovi dazi imposti da Trump al Canada.

In Europa, Musk si è scontrato con il ministro degli Esteri polacco, che di fatto paga l’abbonamento per Starlink in Ucraina.

Stime di Morgan Stanley

Secondo stime di Morgan Stanley, Starlink genererà 16,3 miliardi di dollari di ricavi nel 2025, in aumento del 74% rispetto ai 9,3 miliardi stimati per il 2024, con il numero di abbonati quasi raddoppiati a 7,8 milioni a fronte dei 4,65 milioni del 2024. Il business dei lanci di SpaceX in confronto è visto a 5,8 miliardi di ricavi nel 2025 a fronte dei 4,9 miliardi del 2024.

Starlink conta circa 7mila satelliti in orbita bassa in 118 paesi.

Il servizio ha siglato accordi anche con diverse compagnie aeree fra cui Qatar Airways e Air France, gruppi marittimi come Maersk e MSC e flotte da crociera come Cunard e Carnival.

Tuttavia, circa il 25% dei ricavi arriva da commesse governative e diversi contratti con il Dipartimento della Difesa Usa.

Il tentativo di Musk di incontrare il presidente Sergio Mattarella per salvare un contratto da 1,5 miliardi di euro con la Difesa non è andato a buon fine, scrive il Financial Times, dopo la presa di distanza dall’Ucraina da parte di Trump. Il Quirinale ha girato la palla alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che per il momento ha messo in stand by la trattativa.

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