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Il futuro dell’economia tra IoT, Criptovalute e Intelligenza Artificiale

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Grazie ai cospicui finanziamenti e alla sempre maggior attenzione da parte dei consumatori, Internet delle cose, Criptovalute e Intelligenza Artificiale sono settori in forte espansione e presto potrebbero arrivare a dominare i mercati e rappresentare il fulcro della crescita economica.

IoT

Il mercato globale dell’IoT (Internet of Things), dopo aver superato per la prima volta 100 miliardi di dollari di entrate nel 2017 e 130 miliardi di dollari nel 2018, raggiungerà, secondo GlobalData, 318 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 20%.

Si stima che, alla fine del 2019, siano stati oltre 9,5 miliardi i dispositivi collegati all’IoT e, secondo Business Insider Intelligence, il numero totale di dispositivi connessi sul pianeta raggiungerà i 64 miliardi entro il 2025. Inoltre, tra il 2017 e il 2025 ci saranno quasi 15 trilioni di dollari di investimenti aggregati in IoT.

Fra le applicazioni dell’IoT più promettenti, al primo posto troviamo quelle relative alla “casa intelligente” (Smart Home), categoria che include, tra l’altro, tutti gli elettrodomestici intelligenti (lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, ecc.), i sistemi di sicurezza e protezione per la casa intelligente (sensori, monitor, telecamere e sistemi di allarme) e le apparecchiature per l’energia domestica intelligente, come termostati e illuminazione. A dominare il mercato Smart Home vi sono diverse aziende come Amazon, Nest (di proprietà della società madre di Google, Alphabet), Apple, August, Philips e Samsung (SmartThings).

Altri importanti utilizzi dell’IoT riguardano i dispositivi indossabili, le auto connesse e le “città intelligenti” (smart cities), ovvero la possibilità di utilizzare l’IoT per risolvere problemi che i cittadini affrontano quotidianamente, come la gestione del traffico o la qualità dell’aria respirata. Barcellona, ad esempio, è divenuta una delle principali città intelligenti al mondo dopo aver implementato diverse iniziative IoT che hanno contribuito a migliorare la gestione dei parcheggi e dell’ambiente.

Criptovalute

La criptovaluta è una “tendenza” in forte crescita: la sua rapida diffusione e la sua adozione da parte delle principali aziende globali (in particolare Facebook, JPMorgan, Microsoft, Shopify e Tesla) hanno portato alla sua ascesa nella società fiscale odierna. La capitalizzazione dell’intero mercato delle criptovalute, dopo aver sfiorato il trilione di dollari nel 2018, si è stabilizzato sui 200 miliardi di dollari.

Secondo il Rapporto annuale di CoinGecko relativo al 2019, l’intera capitalizzazione del mercato delle criptovalute è aumentata del 44,1%, guadagnando 60 miliardi di dollari dall’inizio del 2019 e chiudendo l’anno a 180 miliardi di dollari. Il volume degli scambi del mercato basato sulla tecnologia blockchain è aumentato del 600% nel 2019 e continua a crescere.

Con una capitalizzazione di mercato superiore ai 150 miliardi di dollari, non sorprende che Bitcoin (BTC) sia stata la “risorsa” più performante del 2019. Difatti, dopo il suo lancio nel 2009, BTC è diventata la criptovaluta più popolare al mondo e da allora domina il mercato, mentre al secondo posto troviamo Ethereum (con una capitalizzazione di 17,50 miliardi di dollari), criptovaluta nata nel 2015.

Nonostante sia altamente volatile, l’utile sul capitale investito per BTC nel 2019 è stato del 95%, contro S&P 500 al 29%, Oro al 19% e Argento al 15,6%. Il dominio del mercato di BTC è aumentato dal 56,3% al 71,5% (con un guadagno del 15,2%) nell’ultimo anno. Vale anche la pena notare che BTC ha registrato un calo del valore del 73% nel 2018; tuttavia, a dieci anni dalla sua introduzione, chi avesse investito 1 dollaro in BTC ora avrebbe a disposizione 90.000 dollari.

Oltre 4 miliardi di acquisizioni e investimenti sono avvenuti nel mondo delle criptovalute, con più di 350 operazioni nel 2019. I tre maggiori acquirenti sono stati Coinbase, Kraken e Binance. I settori più importanti per le acquisizioni sono stati i servizi di crittografia dei dati (44%), gli scambi di criptovalute (20%), i servizi di gestione di portafogli (20%) e i servizi finanziari (16%).

Ricerche e sondaggi di istituzioni come il World Economic Forum, Deloitte o McKinsey sono concordi nel prevedere che fino al 10% del PIL globale (10 trilioni di dollari su un totale di 100 trilioni di dollari) sarà immagazzinato e gestito mediante l’aiuto della tecnologia blockchain entro il 2027.

Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence, AI) è considerata una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni. Infatti, a livello globale, gli investimenti nelle startup dell’AI continuano ad essere in costante ascesa.

Secondo l’Artificial Intelligence Index Report 2019, pubblicato dalla Stanford University, da un totale di 1,3 miliardi di dollari raccolti nel 2010 si è passati a oltre 40,4 miliardi di dollari nel solo 2018 e a 37,4 miliardi di dollari nel 2019 (fino al 4 novembre): il finanziamento è infatti aumentato, tra il 2010 e il 2018, con un tasso di crescita medio annuo di oltre il 48%.

Anche il numero di aziende di AI che ricevono finanziamenti continua a salire, con oltre 3000 aziende sovvenzionate nel 2018. Tra il 2014 e il 2019 un totale di 15.798 investimenti sono stati effettuati in startup di AI a livello globale, con una dimensione di investimento media di circa 8,6 milioni di dollari.

Gli Stati Uniti rimangono primi per quanto riguarda il numero di startup finanziate. Tuttavia, alcune aziende cinesi di AI hanno ricevuto elevati livelli di investimenti nel 2018, avvicinando in questo modo la Cina alla parità con gli Stati Uniti.

Se adeguato in termini pro capite (per riflettere il numero di startup o investimenti in relazione alle effettive dimensioni di un Paese), è Israele ad aver investito di più nell’ultimo anno, seguito da Singapore e Islanda.

Nel medesimo periodo, Israele e Singapore hanno avuto anche il maggior numero di startup finanziate, seguite da Islanda, Svizzera e Canada. Anche l’Unione Europea ha deciso di investire 1,2 miliardi di dollari in un ambizioso progetto di AI, Human Brain Project, attraverso il quale si intende realizzare, entro il 2023, una simulazione del funzionamento del cervello umano nelle macchine.

I settori più grandi per gli investimenti relativi all’AI sono quelli dei veicoli autonomi, i quali hanno ricevuto la maggior parte degli investimenti globali nell’ultimo anno con 7,7 miliardi di dollari (il 9,9% del totale), seguiti dal settore farmaceutico (4,7 miliardi di dollari), dal riconoscimento facciale (4,7 miliardi di dollari), dai contenuti digitali (3,6 miliardi di dollari) e dai servizi finanziari (3,1 miliardi di dollari).

A crescere più velocemente a livello globale sono invece l’automazione dei processi produttivi (oltre 1 miliardo di dollari nel 2018), la gestione della catena di approvvigionamento (oltre 500 milioni di dollari nel 2018) e l’automazione industriale (oltre 500 milioni di dollari nel 2018).

La multinazionale di consulenza strategica McKinsey prevede che l’AI genererà tra 3,5 e 5,8 trilioni di dollari l’anno entro il 2025 mentre, secondo Tractica, i ricavi provenienti dai software che utilizzano l’AI aumenteranno da 9,5 miliardi di dollari del 2018 a 118,6 miliardi di dollari entro il 2025.

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