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Il futuro delle TLC passa anche dal mercato dell’energia? Fastweb come WindTre per portare innovazione nel settore

La situazione attuale del mercato delle Telecomunicazioni non è rosea. Così oltre alle offerte di connettività fissa e mobile, alcuni operatori Telco hanno fatto l’ingresso nel mercato dell’energia perché è uno dei settori più ricchi dal punto di vista economico. Le TLC in campo voglio contaminare il settore dell’energia e portare innovazione in un mercato dove tutto è stato basato fino ad oggi solo sul prezzo, mentre i clienti chiedono trasparenza, semplicità e monitoraggio dei consumi. E un operatore specializzato nel digitale è più facile che possa soddisfare queste esigenze dei consumatori.

WindTre è stato uno dei primi provider di telefonia a entrare sul mercato dell’energia elettrica e del gas, proponendo offerte in collaborazione con Acea Energia. Ora anche Fastweb ha annunciato lo sbarco nel mercato dell’energia elettrica: acquisterà energia da alcuni fornitori tra cui Eco trade e Agsm Axpo per poi rivenderla con il proprio brand, primo caso in Italia. C’è da dire che ci sono aziende che hanno fatto il percorso “inverso” come Enel, Sorgenia e Illumia che oggi propongono offerte fibra ottica da affiancare alle tariffe luce e gas, che restano, però, il “core business” aziendale. C’è anche il caso di Sky, che ha debuttato sul mercato della telefonia mobile grazie proprio alla rete Fastweb, dopo averlo già fatto con la vendita della fibra. E poi c’è Poste italiane con le offerte dedicate anche a luce e gas, oltre che alla telefonia fissa e mobile. 

Oggi è un giorno importante per Fastweb che compie un altro passo per diventare un partner sempre più affidabile per i propri clienti”, ha dichiarato Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb. “La qualità del servizio e l’innovazione unite alla semplicità e trasparenza che ci distinguono da sempre per la connettività fissa e il servizio mobile, da oggi si estendono anche alla fornitura di energia elettrica”, ha spiegato, “per creare ancora più valore e offrire alle famiglie un servizio sempre più completo in grado di rispondere alle loro esigenze”.

“Il nostro obiettivo è chiaro”, ha aggiunto Renna, “essere al fianco dei nostri clienti non solo per connetterli al mondo attraverso soluzioni di Internet e Mobile all’avanguardia, ma anche per illuminare le loro case e le loro attività con un’offerta di energia pulita, trasparente, semplice e affidabile”.

Labriola (TIM): “Potremmo aggregare anche altri prodotti, dall’energia alle assicurazioni”

Nella recente intervista al Corriere della Sera anche l’AD di TIM Pietro Labriola non esclude l’ingresso del Gruppo in altri mercati, come l’energia. “Vogliamo costruire una vera e propria customer platform di servizi e contenuti. Dopo Netco”, ha spiegato Labriola, “potremmo sfruttare al meglio quello che abbiamo costruito. Potremmo offrire una connessione in fibra a 10 giga, 2 linee mobili e i contenuti di Disney, Prime, Netflix, Dazn e Apple+ più un’iPhone a un costo fisso e in un unico pacchetto. Nessun concorrente oggi è in grado di farlo. Senza dimenticare che potremmo aggregare anche altri prodotti, dall’energia alle assicurazioni“.

Il commento dell’esperto di Tlc Francesco Sacco: “I margini sono bassi, quindi aiuta in un momento di mercato difficile ma in sé indica una strada

Lo stanno facendo tutte, quindi non differenzia. I margini sono bassi, quindi aiuta in un momento di mercato difficile ma in sé indica una strada (fare leva sulle potenzialità commerciali dei brand TLC) ma non credo proprio possa risolvere le crisi del settore”, ha commentato a Key4biz Francesco Sacco, Affiliate Professor Strategy and Entrepreneurship della SDA Bocconi School of Management ed esperto di TLC.

Questo è solo il primo passo, “altri servizi arriveranno nel tempo, i mercati li conoscete” ha detto Renna pensando ai servizi di assicurazione mentre esclude il mercato del gas “perché dipende solo da fonti fossili e noi abbiamo un approccio green serio”.

Secondo il recente rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia il settore energetico cambierà drasticamente entro il 2030, pensate con le sole politiche di oggi. In un suo intervento in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, il neo Ceo di BTAllison Kirkby, ha affermato che l’infrastruttura energetica deve essere “modernizzata e decentralizzata”, aprendo alla possibilità di una maggiore collaborazione tra il mondo telco e quello dell’energia, con una serie di “benefici reciproci” come IoT, Intelligenza artificiale, analisi dei dati e gestione in cloud dei sistemi.

Come capire se le offerte luce e gas degli operatori telco permettono di risparmiare

Per verificare qual è la convenienza reale delle offerte degli operatori telefonici, sia di quelli che sono attivi sul mercato luce e gas già da qualche tempo sia di quelli appena arrivati, è utile mettere a confronto le loro tariffe con quelle di altri fornitori del mercato libero.

Grazie alla comparazione delle tariffe è possibile capire se i prezzi dell’energia elettrica e del gas sono in linea con quelli del mercato o se ci sono offerte da non lasciarsi scappare. Se i fornitori offrono sconti per chi è già cliente o per chi attiva il contratto luce e gas collegato alla linea telefonica si può valutare la possibilità di attivare un’offerta bundle. In questo caso è necessario valutare la convenienza dell’offerta dell’operatore telco facendo una stima dei costi da sostenere e comparandoli con quelli richiesti dagli operatori dei quali si è clienti per la connessione internet casa, per la luce e per il gas.

Sul fronte TLC, Fastweb è al lavoro sull’acquisizione di Vodafone Italia. L’operazione è “nella fase autorizzativa che si concluderà primo quadrimestre 2025, non ci aspettiamo remedies perché le due aziende sono complementari” ha affermato l’AD Walter Renna a margine della presentazione di Fastweb Energia. La competenza è dell’Antitrust italiano, inoltre è in fase di pre-notifica con la presidenza del Consiglio per la procedura Golden Power e sarà avviata con Agcom e Mimit una discussione per il trasferimento delle frequenze. Su Fibercop, la società della fibra di TIM di cui Fastweb è azionista con il 4,5% e che costituisce la base dell’operazione Netco, Renna ha sottolineato: “la nostra posizione non è cambiata se possiamo continuare a svolgere il nostro ruolo industriale resteremo volentieri nella compagine azionaria“.

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