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Il futuro delle password? Le passkey

Oggi si festeggia il World Password Day, la giornata mondiale delle password istituita nel 2013 da Intel per sensibilizzare il grande pubblico sulla necessità di usare buone password per proteggere i propri dati.

Di classifiche sulle password più usate nel mondo, o nei singoli Paesi, ce ne sono diverse e sono quasi tutte uguali. In ogni caso si tratta di stime, per quanto affidabili, derivanti dall’analisi di grandissimi database di password rubate dagli hacker e poi messe in vendita sul Dark Web.

Ecco le prime dieci:

  1. 123456
  2. admin
  3. 12345678
  4. 123456789
  5. 1234
  6. 12345
  7. password
  8. 123
  9. Aa123456
  10. 1234567890

Come scegliere una buona password

Le regole fondamentali, quando si parla di password, sono fondamentalmente tre:

Si possono definire “robuste” le password che contengono almeno 8-10 caratteri, tra i quali ci sono numeri, lettere maiuscole, lettere minuscole e caratteri speciali (come *, §, _ e simili).

Si devono usare password diverse per servizi diversi perché, banalmente, se una password comune a più servizi viene violata o rubata, allora tutti i servizi dell’utente con quella password sono a rischio.

Per un hacker è abbastanza facile scoprire se una vittima ha account social, diverse caselle email e profili su altri servizi online, quindi è fondamentale non consegnargli, con una sola password, l’accesso a tutta la nostra vita digitale.

Per questo sono stati inventati i password manager, delle app che archiviano e ricordano al posto nostro tutte le password dei nostri account. In questo modo possiamo scegliere infinite password, tutte complicatissime, senza il rischio di scordarcele.

Di solito queste app hanno anche un generatore casuale di password e ci ricordano di cambiare le password quando diventano vecchie.

L’utente deve ricordarsi una sola password: quella del password manager. Questa è una grandissima comodità, ma anche un rischio altrettanto grande perché se i server del password manager vengono violati e vengono rubate le credenziali d’accesso ai profili degli utenti, in un colpo solo, si ottengono tutte le chiavi d’accesso ai suoi servizi online.

In passato è già successo, anche a password manager famosissimi e ritenuti inviolabili, come LastPass.

Il futuro: le passkey

In realtà, esistono altre opzioni che potrebbero essere più vantaggiose per l’utente. Una di queste è l’utilizzo delle passkey.

La passkey, al posto della password, rappresenta un cambiamento significativo nel settore della sicurezza dell’identità. Il suo utilizzo offre un’alternativa alla tradizionale autenticazione con nome utente e password ed è considerato un approccio più sicuro, con un’esperienza utente notevolmente migliore. Utilizza dati biometrici o un PIN per sbloccare i dispositivi, invece di una password, e non consente nè la condivisione dei dati con i siti web nè la registrazione dei dati dell’utente per un utilizzo futuro. Si tratta, in altre parole, di una forma di autenticazione “non basata sulla conoscenza”, che impedisce la memorizzazione dei propri dati, eliminando gli attuali rischi intrinseci alle credenziali tradizionali.

Come impostare quindi una passkey?

Ecco i passaggi da seguire:

È possibile creare passkey su questi dispositivi:

Qualsiasi utilizzo di biometria e dati biometrici per l’impronta digitale o il riconoscimento facciale rimane sul dispositivo dell’utente e non viene mai condiviso con Google o con qualsiasi sito web che accetti passkey.

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