Il Diritto penale dell’informatica è il complesso di norme che riguarda i reati perpetrati attraverso le tecnologie dell’informazione. È pure, tuttavia, il risultato dell’interpretazione fornita dalla dottrina e dalla giurisprudenza. È anche, infine, il prodotto di una società che registra, quale rovescio della medaglia, il consolidarsi della criminalità informatica nelle sue diverse declinazioni, quale atto del singolo o di organizzazioni strutturate.
Il volume, partendo da una ricostruzione delle tappe che hanno condotto all’affermazione di questo settore del Diritto penale, analizza le singole fattispecie, i contesti all’interno dei quali si possono realizzare, dedicando ampio spazio alle questioni di natura tecnica poste dall’accertamento in concreto del reato ed alla relativa ricaduta nell’ambito del diritto processuale.
In ultimo, attraverso l’esame dei profili psicologici della “delinquenza informatica”, si interroga sulle possibili ripercussioni giuridiche in sede di applicazione in concreto della pena. Un’opera destinata agli studiosi, ai magistrati, agli avvocati e a tutti coloro, cultori o discenti, che intendano approfondire le loro conoscenze in tale settore.
Paolo Galdieri, Avvocato del Foro di Roma e Dottore di ricerca in Informatica giuridica e Diritto dell’informatica. Già Professore a contratto di Diritto penale dell’informatica e già Professore a contratto integrativo di Informatica giuridica presso la LUISS Guido Carli di Roma. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in materia di Diritto penale dell’informatica, tra le quali la monografia Teoria e pratica nell’interpretazione del reato informatico, Milano, 1997. Ha scritto insieme a Marco Strano e Corrado Giustozzi il volume Sicurezza e Privacy in Azienda, Milano, 2001 e con Marco Strano e Benedetto Neigre il volume Cyberterrorismo, Milano, 2002