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Il Decreto Dignità è legge. Le novità su Fisco, imprese e spot gioco d’azzardo

Luigi Di Maio l’ha definito Decreto Dignità perché il provvedimento che porta il suo nome prevede misure per la dignità dei lavoratori. Ma non solo.

e-Fattura, split payment e spot gioco d’azzardo e scommesse, ecco gli altri temi normati dal disegno di legge che oggi ha ottenuto l’approvazione definitiva del Parlamento: dopo il voto favorevole della Camera oggi è arrivato anche quello del Senato. Così il Decreto Dignità è stato convertito in legge.

Stop allo Split payment per i professionisti

Il Decreto Dignità, in vigore dal 14 luglio 2018, ha introdotto il divieto dello split payment per i compensi dei professionisti. Infatti l’articolo 12 prevede “l’esclusione dall’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (lo split payment) le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai soggetti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito ovvero a ritenuta di acconto per prestazioni di lavoro autonomo”. Dunque la PA dal 15 luglio scorso per i professionisti indicati dalla legge versa l’IVA direttamente al fornitore di beni e servizi e non più direttamente all’Erario. La misura dello Split payment era nata con l’obiettivo di evitare le numerose evasioni sulla tassa del valore aggiunto che interessa i consumi di beni e servizi.

Compensazione crediti-debiti

Con un emendamento di Simone Baldelli (Forza Italia), è stata concessa a imprese e professionisti la possibilità anche nel 2018 di compensare le cartelle esattoriali con i crediti fiscali della PA.

 

Proroga a gennaio 2019 della fatturazione elettronica obbligatoria per i benzinai

Il Decreto Dignità contiene a sua volta il decreto-legge n. 79 del 2018 (articolo 11-bis), ossia il provvedimento che rinvia al primo gennaio 2019 la decorrenza dell’obbligo, previsto dalla legge di bilancio 2018, della fatturazione elettronica per la vendita di carburante a soggetti IVA presso gli impianti stradali di distribuzione, in modo da uniformarlo a quanto previsto dalla normativa generale sulla fatturazione elettronica tra privati.

Limiti e sanzioni alla delocalizzazione e misure in favore delle imprese

Il secondo capito del Decreto dignità include le misure contro le imprese che ricevono i contributi pubblici e poi si trasferiscono all’estero, con l’introduzione di una sanzione da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto (articolo 5).

Spot e sponsorizzazioni giochi, scommesse e gioco d’azzardo sono fuorilegge

Il terzo capitolo introduce una serie di restrizioni contro il settore della pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, nonché al gioco d’azzardo, effettuata su qualunque mezzo.

Per i contratti di pubblicità in corso al 14 luglio 2018 (data di entrata in vigore del decreto-legge in esame) si prevede che continui ad applicarsi la normativa previgente, fino alla loro scadenza, e comunque per non oltre un anno dalla medesima data.

La misura, a partire dal primo gennaio 2019, estende il divieto di pubblicizzare giochi e scommesse anche alle sponsorizzazioni. La violazione dei divieti comporta la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e, in ogni caso, non inferiore a 50mila euro per ogni violazione.

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