Secondo un report pubblicato da Cybersecurity Ventures, i costi del cybercrime cresceranno del 15% all’anno nei prossimi cinque anni, raggiungendo i 10,5 trilioni di dollari all’anno entro il 2025, contro i 3 trilioni di dollari del 2015.
In poche parole, se il crimine informatico fosse misurato con il Pil di un Paese, sarebbe la terza economia del mondo dopo gli Stati Uniti e la Cina.
L’analisi, che fa parte di un rapporto speciale condotto da Cybersecurity Ventures e sponsorizzato da INTRUSION, Inc, prevede che il crimine informatico sarà la fonte criminale più redditizia di sempre, meglio di tutto il traffico di droga a livello globale.
Cybercrime: nel 2021 costerà 6 trillioni di dollari
La stima del costo dei danni si basa sui dati storici relativi al crimine informatico, tra cui la recente crescita anno su anno delle attività di hacking di grosse organizzazioni criminali, molte delle quali sponsorizzate da Stati nazionali.
L’aumento di attività illegali come data breach, frodi e sottrazione di denaro, ransomware, furto di proprietà intellettuale e interruzione della business continuity, si legge nel report, è dovuto all’aumento della superficie di attacco informatico che sarà di un ordine di grandezza maggiore nel 2025 rispetto a oggi.
“Il mondo, spiega il report, memorizzerà 200 zettabyte di dati entro il 2025, ciò include i dati archiviati su infrastrutture IT pubbliche e private, su data center, su dispositivi come PC, laptop, tablet e smartphone e su dispositivi IoT. Si prevede che la quantità totale di dati archiviati nel cloud raggiungeranno i 100 zettabyte entro il 2025, ovvero il 50% dei dati mondiali in quel momento, rispetto al 25% circa archiviato nel cloud nel 2015.“
Secondo un recente report di Cisco, entro il 2023 ci saranno 3 volte più dispositivi in rete sulla Terra rispetto agli esseri umani.
“Circa un milione di persone in più si connettono a Internet ogni giorno. Prevediamo 6 miliardi di persone connesse a Internet nel 2022, rispetto ai 5 miliardi nel 2020 e oltre 7,5 miliardi di utenti Internet nel 2030.”
Nel report Jack B. Blount, presidente e CEO di INTRUSION lancia un messaggio: “ogni organizzazione americana – nel settore pubblico e privato – è stata o sarà hackerata. Questa è guerra informatica, e dobbiamo cambiare la nostra mentalità sulla sicurezza informatica per proteggerci”.