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Il consiglio UE pronto a rafforzare il suo ruolo di garante della sicurezza marittima globale

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La sicurezza marittima è anche sicurezza dei trasporti marittimi, che si traduce in sicurezza delle navi utilizzate nel commercio internazionale e nel trasporto marittimo nazionale, dei porti e degli impianti portuali dell'UE, a fronte di minacce di atti illeciti intenzionali.

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Lo scorso 22 giugno il Consiglio Europeo ha adottato conclusioni sull’intenzione dell’UE di rafforzare il suo ruolo di garante della sicurezza marittima globale, che fanno seguito al piano d’azione riveduto della strategia per la sicurezza marittima dell’Unione europea del 2018.

Blu economy

A tal riguardo, è stato precisato come la sicurezza marittima costituisca una precondizione per una blu economy più prospera nell’UE, ribadendosi quanto l’Europa sia impegnata nell’attuazione dell’agenda strategica 2019-2024 al fine di perseguire una linea d’azione più strategica e di aumentare la capacità europea di agire in modo autonomo.

Del resto, le nuove e crescenti minacce, che costituiscono anche importanti sfide della sicurezza, incidono sulla stabilità globale.

L’Unione Europea deve pertanto rafforzare il suo ruolo di fornitore di sicurezza marittima globale, tenendo in debito conto che la pandemia di COVID-19 ha fortemente colpito il settore.

A ciò si aggiunga che i cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano altresì una minaccia esistenziale per l’umanità e la biodiversità, nonché per la salute degli oceani e dei mari e, tale ulteriore scenario, presentando implicazioni crescenti per la pace e la sicurezza globali e la stabilità internazionale, compresa la sicurezza marittima e le infrastrutture marittime, richiede una risposta collettiva urgente ed ulteriori ricerche sui potenziali impatti.

Una bussola strategica comune

Pertanto, coerentemente con quanto espresso nella Risoluzione ONU A/75/239 del 31 dicembre 2020, e la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), il Consiglio Europeo evidenzia l’importanza della promozione, a livello mondiale, di un multilateralismo marittimo efficace che passi anche per un rafforzamento dei partenariati con le organizzazioni internazionali, in particolare il sistema delle Nazioni Unite (ONU), compresa l’Organizzazione marittima internazionale (IMO), l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e i partner regionali, come l’Unione africana e l’Associazione del sud-est Nazioni asiatiche, al fine di garantire un uso libero e pacifico del dominio marittimo globale.

La strategia dell’UE per la sicurezza marittima (EUMSS) e il suo piano d’azione rivisto devono essere attuati nell’ambito della bussola strategica (Strategic Compass) che contribuisca a sviluppare ulteriormente la cultura europea comune della sicurezza e della difesa, favorendo altresì l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, del Green Deal europeo, della strategia globale dell’UE e dell’agenda dell’UE per la governance internazionale degli oceani e di altre politiche.

Per questo sarà essenziale proseguire lo sviluppo di un ambiente comune per la condivisione delle informazioni nel settore marittimo (Common Information Sharing Environment) e creare le condizioni per una sua piena ed effettiva operatività a vantaggio di una concreta cooperazione con gli Stati membri e le agenzie dell’UE competenti, anche attraverso l’attuazione delle soluzioni di interoperabilità, nonché le sinergie e complementarità con le piattaforme e i sistemi informatici esistenti.

Sviluppo e sicurezza

In tale scenario, per il Consiglio Europeo, è altresì evidente la necessità di garantire livelli più elevati di cybersicurezza in tutti i settori marittimi, in particolare nel contesto delle tecnologie emergenti e dirompenti, intensificando gli sforzi per aumentare la resilienza agli attacchi informatici a livello dell’UE e degli Stati membri, nonché includendo la cybersicurezza marittima nei dibattiti, nelle iniziative e nelle attività di sviluppo delle capacità con i partner dell’UE.

La minaccia cyber ormai sempre più pervasiva richiede di rafforzare ulteriormente la resilienza, compresa la protezione delle infrastrutture marittime critiche, per contrastare le minacce ibride, garantendo l’uso coordinato e integrato degli strumenti esistenti e dei possibili nuovi strumenti di law enforcement e cyber diplomacy dettati da una maggiore consapevolezza istituzionale.

La sicurezza marittima è anche sicurezza dei trasporti marittimi, che si traduce in sicurezza delle navi utilizzate nel commercio internazionale e nel trasporto marittimo nazionale, dei porti e degli impianti portuali dell’UE, a fronte di minacce di atti illeciti intenzionali.

Per questi motivi la sicurezza marittima rappresenta una chiara priorità per l’UE ed i suoi Stati membri.

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