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Il cloud assorbirà il 65% della spesa pubblica IT globale nel 2022, stimata in 390 miliardi di dollari

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La spesa pubblica per le strategie cloud nazionali

L’emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia di Covid-19, i problemi legati alla ripresa economica, la transizione digitale ed ecologica, la trasformazione delle amministrazioni pubbliche e la cybersecurity, sono alcuni dei fattori chiave alla base dell’adozione crescente di strategie cloud da parte di amministrazioni pubbliche locali e nazionali.

Secondo un Rapporto pubblicato da Gartner, nel 2022 il 65% della spesa pubblica IT a livello globale sarà destinata a servizi di Information Technology (IT), software e data center.

Complessivamente, gli investimenti pubblici in strategie cloud potrebbero raggiungere i 390 miliardi di dollari entro la fine del prossimo anno, con un incremento del +8,4% per i servizi IT (a 203,9 miliardi di dollari), del +12% nel segmento software (a 151,9 miliardi di dollari) e del +4,3% per i data center (a 34 miliardi di dollari).

Politiche pubbliche e infrastrutture IT

Il concetto di base che si sta affermando è che da adesso in poi le politiche pubbliche e l’innovazione tecnologica saranno inseparabili, non ci potrà essere l’una senza l’altra.

A riguardo, proprio in questi giorni il Governo italiano ha presentato la “Strategia Cloud Italia”, il documento ufficiale che approfondisce gli aspetti strategici del percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali delle amministrazioni pubbliche.

Gli obiettivi principali per le amministrazioni pubbliche centrali di tutto il pianeta, secondo lo studio, rimangono un’infrastruttura IT moderna, sistemi applicativi efficaci e sicuri, un’offerta di servizi avanzati per i cittadini facile da accedere con ogni dispositivo e in qualsiasi luogo.

La transizione digitale della PA globale

Alla base di questa transizione digitale della Pubblica Amministrazione globale c’è il cloud, su cui i Governi puntano per accelerare lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica, per migliorare l’efficienza dei sistemi, la capacità di comunicare con il pubblico e la sicurezza dei dati.

Sempre al cloud si affidano le PA di tutto il mondo per incrementare l’utilizzo delle identità digitali, strumento necessario per favorire la transizione digitale che richiede maggiori livelli di privacy, sicurezza e facilità d’uso.

Il ricorso al cloud, dunque, continua a rafforzarsi a livello globale. Solo quest’anno sono attesi investimenti per più di 523 miliardi di dollari, in aumento del +14% sul dato del 2020 (459,5 miliardi di dollari).

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