Non c’era niente da fare, nessuno le voleva queste Olimpiadi, neanche i Paesi del nord. Gli atleti passarono quasi inosservati (eppure erano quasi 260) e la stampa salutò l’evento, è il caso di dire, molto freddamente.
Questi giochi, invece, furono il secondo grande sogno del barone De Coubertin, il fondatore delle Olimpiadi così come le conosciamo oggi. Si svolsero a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, tra il 25 gennaio e il 5 febbraio 1924.
Dominatrice indiscussa del medagliere è stata la Norvegia. E gli italiani? Nessun podio, ma c’era un grande pubblico a sostenerli (in fondo, Chamonix non è molto distante dal Piemonte).
Le cronache del tempo ci dicono anche che la tifoseria italiana familiarizzò molto con quella francese.
Questa notizia ci ha colti un po’ di sorpresa: ma cosa si erano messi in testa i nostri antenati? Ognuna delle due tifoserie considera l’altra nazionale come una spina nel fianco.
Il 5 febbraio 1924 si chiudono i primi giochi olimpici invernali
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