Nel 1753 non esisteva il Premio Nobel e la Medaglia Copley era uno dei più prestigiosi riconoscimenti che un gentleman poteva guadagnarsi. A quel tempo, gli inglesi consideravano chiunque fosse nato oltre l’Atlantico di un gradino più basso. Ecco perché il fatto di assegnare un premio di questo tipo a un cittadino americano, non era una cosa da poco: costui, era proprio Benjamin Franklin (basti solo pensare che è il volto sulle banconote da cento dollari, anche se non è mai stato presidente).
A 42 anni, aveva accumulato contatti e ricchezze tali da scegliere di dedicarsi solo agli “Studi e divertimenti filosofici”: esattamente ciò che fa un gentleman. E così, tra il serio e il faceto, in un giorno di pioggia lanciò in aria un aquilone di seta collegato a una punta metallica. Accertato che i fulmini non nascevano dall’ira di Zeus, si cominciò a pensare a come ‘incanalare’ quell’energia: ecco come nascono i nostri parafulmini.
Non tutti sono unanimi nel ritenere che Franklin abbia compiuto davvero l’esperimento; c’è chi pensa che si sia trattato di una bolla di sapone. Ma preferiamo non abbandonare del tutto il fascino mitologico: si dice che Benjamin fosse multitasking anche nelle questioni amorose. Per questo, se per mano di Cupido un colpo di fulmine ci sarà stato, non c’è dubbio che la scienza abbia avuto la meglio tra tutti i flirt del buon vecchio Franklin.