Il primo volo del “Wright Flyer”, nel 1903, si concluse in 12 secondi e, a dispetto delle apparenze, era già un buon risultato: l’aeroplano è stato il primo oggetto inventato dall’uomo capace di sollevarsi in aria, pur essendo molto più pesante di essa. Finalmente, nel 1905, arriva il “Wright Flyer III”, il primo aereo a strappare definitivamente il volo al comodato d’uso dell’utopia: riuscì infatti a tenersi a galla sulle nuvole per ben 39, titanici, minuti.
I due fratelli, tuttavia, erano un po’ restii a diffondere le loro invenzioni alla stampa: questo sia per non rubare tempo alla ricerca, sia per il timore che una fuga di notizie potesse far volatilizzare, piuttosto, il brevetto tanto auspicato. E così, la prima cronaca dei loro tentativi di volo non la troveremo negli archivi del New York Times, ma sul giornalino di un apicoltore dell’Ohio, che aveva fatto una transumanza di 175 miglia pur di essere il testimone oculare dell’impresa.
Proviamo a immaginare come sarebbe andata oggi: Amos I. Root, l’apicoltore, avrebbe girato un video che qualche minuto dopo avremmo ripescato nel mare magnum digitale e il Wright Flyer del XXI secolo avrebbe fatto il giro del mondo alla velocità della luce.