Si chiamava Charlotte May Pierstorff aveva cinque anni e viveva nell’Ohio. Arriva il tempo di una gita fuori porta, quindi perché non fare una visita ai nonni? Magari in treno.
L’anello mancante in questa storia, però, è che la bimba viaggiò sì su rotaie, ma tra i pacchi postali e con un francobollo di 53 centesimi attaccato al cappotto. Solo un anno prima, infatti, le Poste americane avevano introdotto il servizio di consegna pacchi ed evidentemente i suoi genitori erano stati degli “early user”.
Il “pacco” pesava 48 libbre e mezzo (appena sotto il limite di 50), ed era stato pagato con la tariffa dei polli, sicuramente più economica di quella degli umani. Così, la piccola viaggiò per ben 73 miglia, scortata da un impiegato postale che all’arrivo la consegnò incolume alla nonna.
Ripensando a Charlotte, abbiamo immaginato per lei un packaging d’occasione così da assicurarle -quantomeno- un’andatura sicura e spedita.
(Per la cronaca, la spedizione di bambini e umani venne vietata dal regolamento di lì a poco).