“Imaginarea” è la finestra quotidiana di Inarea, la società di design, leader nel campo del branding, che ci accompagnerà quotidianamente con immagini e storie, scandendo ricorrenze, curiosità ed eventi legati a quella particolare data..
Quella di oggi non è la storia di un brevetto, ma ci parla indirettamente di un contesto. Immaginiamoci negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento: la Guerra di secessione era terminata e il “XIV Emendamento” sembrava aver abolito la schiavitù. Eppure, è proprio in questo periodo che nascono gli scompartimenti separati sui mezzi di trasporto e le leggi che decisero la supremazia dei bianchi in molti, piccolissimi, dettagli della vita quotidiana (soprattutto negli Stati del Sud).
Norme che erano conosciute come “Jim Crow Laws” e no, non era il nome del senatore firmatario. “Jim Crow” era uno spettacolo di cabaret, l’antenato della nostra stand-up comedy e il bersaglio di questa ilarità bianca erano gli afroamericani. Ecco, in un contesto come questo, il 10 ottobre 1899 un cittadino di colore riesce a depositare il brevetto del telaio della bicicletta. È molto simile a quello che usiamo ancora oggi; Isaac Johnson la immaginò, inoltre, pieghevole, così da essere facilmente trasportata proprio su quei mezzi pubblici a compartimenti stagni.
Mai come nella storia di oggi, un semplice brevetto ci parla della bicicletta come espressione di libertà individuale, conquistata forse ri-ciclando il senso di costrizione subito in quegli spazi.