III edizione di Paesaggi Umani. Reinventare lo sguardo sulla città, ascoltandone le storie

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Dal 21 al 27 novembre 2022 si svolge, itinerante per la città e in streaming web-radio, la terza edizione di Paesaggi Umani. Reinventare lo sguardo sulla città, ascoltandone le storie.

Il progetto alla sua terza edizione, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.

Si andrà in giro per Roma in walkabout, condotti da Carlo Infante: una radio che cammina (locale, con radio-cuffie e al contempo globale con lo streaming via web radio) dando ritmo alle esplorazioni partecipate, lasciando poi tracce georeferenziate su una mappa parlante, in cui ascoltare le voci dei protagonisti nei territori, sia sulla web-radio (radiowalkabout.it) sia sull’app Loquis con i geopodcast. Si distilleranno storie tratte dalle geografie romane, come quelle di Ernesto Nathan e i garibaldini dell’alfabeto; Paolo Ramundo, dall’Asino che vola di Tordinona all’agricoltura sociale che incluse gli internati del Manicomio S.Maria della Pietà, quando nel 1978 grazie alla Legge Basaglia fu chiuso; Lucrezia Romana e il suo stupro che fece insorgere i Romani proclamando la Repubblica; Sisto V er Papa Tosto che rifondò Roma dopo il Sacco dei Lanzichenecchi; Raffaele Fabretti, il fondatore dell’Arcadia e difensore delle epigrafi antiche; Cristina di Svezia, la “Regina” di Roma che portò in dote la “Atene del Nord”; Don Sardelli, il maestro dell’Acquedotto che contribuì alla redenzione di un territorio allora abisso di povertà.

Paesaggi Umani presenterà uno straordinario progetto teatrale in format di performing media: Underground di Cuocolo-Bosetti. Un’esperienza ecologica che attraversa ciò che ci è prossimo, come case, strade, edifici pubblici e privati, la metropolitana stessa. Lo spirito è quello di ristabilire una comunicazione sottile con lo spettatore, spiazzandolo e accendendo la sua immaginazione, sollecitandola proprio sulla soglia con la quotidianità. Il gioco drammaturgico immersivo, via radio,  astrarrà o spettatore  dall’abitudine, mettendolo in gioco, creando le condizioni abilitanti perché possa generarsi uno sguardo differente sull’ordinarietà delle cose. Partire da sé stessi è qualcosa che si fonda nell’atto di ricordare, come gli ultimi passi che si sono fatti quando si è perso qualcosa…o qualcuno. L’azione teatrale utilizzerà la Metro C come mezzo di attraversamento non solo dello spazio fisico metropolitano ma anche quello immateriale della memoria urbana, a partire da quella personale che vi è inscritta, proprio come in un “paesaggio umano”.

Programma

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