Importanti passi avanti nelle relazioni commerciali tra Cina ed Europa nei settori delle telecomunicazioni e dell’ICT si sono registrati nei giorni scorsi nel corso di una serie di incontri di alto livello tra i rappresentanti delle principali istituzioni finanziarie cinesi ed europee e le aziende ICT, con la partecipazione di una delegazione di alto livello della missione cinese presso l’Ue, guidata dall’ambasciatore cinese Yang Yanyi, del vicepresidente della Commissione per l’occupazione la crescita e gli investimenti, Jyrki Katainen, del vicepresidente per il Digital Single Market, Andrus Ansip, e dell’Alto rappresentate dell’Unione per gli affari esteri Federica Mogherini,
Gli incontri, organizzati su iniziativa dell’associazione ChinaEU, hanno fornito l’occasione per fare il punto sui rapporti tra Europa e Cina nel campo dell’ICT e hanno rappresentato un evidente segnale politico della volontà di rilanciare la collaborazione tra Ue ed Europa nel settore dell’ICT, dopo i contrasti recenti tra la Commissione e le aziende cinesi Huawei e ZTE, accusate di dumping e concorrenza sleale nei confronti delle omologhe europee. Archiviato quel dossier, la Ue conta sulla Cina per sbloccare gli investimenti nel settore e realizzare le potenzialità del piano da 315 miliardi presentato dal presidente Juncker a novembre.
Insieme alla realizzazione del mercato unico digitale, il piano di investimenti è uno dei pilastri della nuova Commissione europea e la Cina, dal canto suo, sembra voler fare la sua parte: dagli incontri di questi giorni è emerso un chiaro segnale della volontà politica di entrambe le parti di massimizzare le potenzialità di crescita del settore ICT.
Cinque le aree di collaborazione su cui puntare: il 5G (attraverso lo sviluppo e la promozione congiunti delle nuove tecnologie mobili); le infrastrutture e i servizi digitali avanzati (con la creazione di apposite joint venture e partnership pubblico-private sino-europee); maggiore cooperazione su Smart Cities, Smart Energy e Internet of Things; creazione di una task force di alto livello per identificare nuove opportunità reciproche nei settori dell’innovazione hi-tech, dell’eCommerce, dei servizi online, cloud e Big Data; creazione di fondi e incentivi per l’incubazione delle startup hi-tech.
“La Cina e le sue aziende sono pronte a investire di più nei mercati digitali europei”, ha affermato il presidente di ChinaEu, Luigi Gamabardella.
“Ambo le parti sono fortemente interessate a rafforzare la collaborazione nei settori di internet, delle telecomunicazioni e dell’hi-tech”, ha aggiunto Gambardella, secondo cui è il momento giusto per “aumentare il flusso degli investimenti cinesi nell’ICT europeo e per creare nuove opportunità d’investimento per le aziende europee in Cina”.
“Parallelamente all’ambizioso sforzo del presidente Juncker per stimolare gli investimenti nelle infrastrutture in tutto il Digital Single Market dovremmo agire ora per sbloccare tutte le iniziative che porteranno benefici sia al mercato europeo che a quello cinese”, ha detto ancora Gambardella, sottolineando che il prossimo EU-China Summit sarà un’ulteriore importante occasione per rafforzare i legami economici nei settori strategici.
Il presidente di ZTE Europe, Xiao Ming, ha ribadito l’impegno della sua azienda all’infrastrutturazione digitale dell’Europa e ha sottolineato che ZTE non vuole essere vista soltanto come un’azienda cinese che colonizza il mercato europeo, alla luce anche delle ricadute occupazionali di questo impegno, dato che l’80% della forza lavoro impegnata è europea. Zhou Lihong, Managing Director della Bank of China del Lussemburgo, ha spiegato che “tutte la parti in causa devono sostenere lo sviluppo tecnologico e il settore bancario non mancherà di fare la sua parte”.
ChinaEu è una piattaforma volta a promuovere il dialogo tra i rappresentati delle aziende e delle istituzioni di Europa e Cina. Nell’iniziativa sono coinvolte 15 importanti imprese cinese e internazionali, tra cui ZTE e la Bank of China.