Il debutto di Sky Italia nel mercato della telefonia fissa e della banda ultralarga avverrà “nel primo semestre del 2020”, grazie all’accordo con Open Fiber. Lo ha detto l’amministratore delegato di Sky Italia Maximo Ibarra in un’intervista con DigitEconomy.24. Un debutto, quello di Sky nella banda ultralarga, atteso da tempo, e che è “la naturale evoluzione di un’azienda che ha sempre puntato sulla qualità dei contenuti e sull’innovazione tecnologica”.
Atteggiamento neutrale sulla rete unica
Sul tema della rete unica, l’ad di Sky Italia è neutrale. La cosa che conta secondo Ibarra che si prosegua con lo sviluppo della nuova rete e la diffusione dell’FTTH, definito un’infrastruttura fondamentale per il sistema economico del paese e dell’Europa. Tanto più che l’Agenda Digital europea ha fissato l’accesso a tutte le famiglie a connessioni internet di almeno 100 Mbps entro il 2025, mentre in Italia nel 2019 soltanto un terzo degli accessi raggiungeva una velocità maggiore di 100 Mbps.
Convergenza telco contenuti sull’onda del video streaming
Fra i motivi principali della convergenza fra telco e contenuti, il decollo del video video smartphone: “due terzi del traffico internet è oggi generato dallo streaming di video e sempre più consumatori vedono con favore un’unica offerta che integri tutto quello di cui hanno bisogno per comunicare e intrattenersi”.
L’obiettivo di Sky Italia è fare di Sky Q l’hub digitale nelle case degli italiani.
Sky Q per accelerare la crescita
Quest’anno Sky punta sulla banda larga e sulla crescente diffusione di Sky Q per accelerare la crescita in Italia, dopo un quarto trimestre 2019 impegnativo che in Europa ha visto la base clienti crescere di 77mila unità a 24 milioni di abbonati totali a fronte di un incremento dei ricavi dell’1,4%. Sui conti pesa lo stop alla pubblicità di gaming e scommesse in Italia e Regno Unito.
Ricavi in calo ma crescono i clienti in Italia
In Italia i ricavi sono in calo, a fronte di una crescita degli abbonati. A livello di gruppo, Sky plc, controllata dalla statunitense Comcast, ha chiuso l’anno fiscale con ricavi complessivi per 19,22 miliardi di dollari (-3%), a causa della flessione dell’advertising -647 milioni pari ad un calo del 4,1%).
L’EBITDA è invece migliorato nel quarto trimestre a 3,1 miliardi di dollari (+7,1%) con un parco clienti europeo a 23,9 milioni, in aumento rispetto ai 23,6 milioni dell’anno precedente.