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IA, sfruttando meglio i dati l’economia globale potrebbe lievitare di 15 trilioni di dollari entro il 2030

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Studio della Bank of America: “Entro la fine del decennio, i prossimi modelli di IA potrebbero essere un milione di volte più potenti di ChatGPT”.

L’IA accelera l’economia mondiale

Grazie all’intelligenza artificiale (IA) l’economia mondiale potrebbe crescere di 15,7 trilioni di dollari aggiuntivi entro il 2030, secondo uno studio della Bank of America (BoA) ripreso dal Jerusalem Post.

Come ha spiegato Haim Israel, global strategist e responsabile Global Thematic Investing Research della Bank of America, nell’articolo pubblicato sul quotidiano israeliano, l’IA esiste nella sua forma elementare da circa 70 anni, ma solo negli ultimi anni ha raggiunto un livello di maturità tecnologica tale da dispiegare in maniera evidente i propri effetti a livello economico.

Rispetto a 20 anni fa oggi si generano più dati in un’ora che quanto si poteva fare in un anno intero e tra breve si stima che il tasso di produzione mondiale di dati raddoppierà ogni due anni.

Un fiume di dati per nuove opportunità economiche

Durante il tempo che avete impiegato a leggere queste prime righe, in tutto il mondo sono stati inviati 231 milioni di messaggi di posta elettronica, sono state effettuate 6 miliardi di ricerche su Google, sono stati spediti 69 milioni di messaggi Whatsapp e sono state caricate più di 500 ore di video su Youtube.

Secondo lo studio, ogni persona sulla Terra genera circa 1,7 MB di dati al secondo, che equivale a 2,5 quintilioni di byte di dati generati ogni giorno su scala globale.

Il problema, ha spiegato Israel, è che noi sfruttiamo appena l’1% del potenziale di questi dati e riuscire ad aumentare tale livello di ottimizzazione fino al 3% avrebbe un significativo impatto sull’economia di ogni singolo Paese.

Il futuro di GPT

Le IA generative come GPT favoriranno un’ulteriore accelerazione di questo processo. Il gioiello di OpenAI ha impiegato solo cinque giorni per raggiungere un milione di utenti, tre mesi per accumulare un miliardo di visite, con un tasso di adozione che è tre volte quello di TikTok e dieci volte quello di Instagram.

Come si legge nell’articolo, la potenza di calcolo per addestrare l’IA sta raddoppiando ogni tre mesi, superando quindi di sei volte la celebre legge di Moore.

Entro la fine del decennio i prossimi modelli di IA potrebbero essere un milione di volte più potenti di ChatGPT, ha sottolineato il responsabile israeliano della BoA.

Diritti e ambiente le sfide più grandi per l’IA

Rimangono in piedi alcune sfide piuttosto rilevanti per dare un via libera più convinto all’impiego massiccio di IA generative. Primo fra tutti il problema dei diritti degli utenti e del corretto trattamento dei dati personali, poi quello delle emissioni di gas serra.

Per il primo punto ogni Governo nazionale dovrà lavorare assieme ad istituzioni sovranazionali per trovare il giusto quadro regolatorio e gli standard idonei. Per il secondo si deve trovare un maggior livello di efficienza energetica.

Oggi, l’addestramento di un singolo modello di intelligenza artificiale potrebbe emettere circa 284 tonnellate di anidride carbonica, cinque volte le emissioni medie di un’automobile nel corso della sua vita.

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