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IA, più del 50% degli impieghi tra marketing e vendite. Solo nell’UE 10 miliardi di investimenti quest’anno (covid-19 permettendo)

Negli ultimi quattro anni, secondo nuove stime Gartner, la domanda globale di figure professionali in grado di lavorare con le piattaforme e i software dell’intelligenza artificiale (IA) è aumentata notevolmente, ma non nei settori in cui ci si immagina.

La richiesta di esperti IA, infatti, viene principalmente non dai classici reparti dell’Information technology (IT), ma principalmente da quelli marketing, vendite, servizio clienti, ricerca e sviluppo e anche relativi alle operazioni finanziarie e bancarie.

Le domande

Già nel 2015, stando all’indagine condotta su 12 Paesi, le domande di professionisti IA nel tradizionale reparto aziendale IT sono state 14.900 contro le quasi 90.000 degli altri settori sopra menzionati.

Nel 2019, invece, la domanda di esperti IA nel settore IT è cresciuta 363%, a 68.959 unità, rispetto a quattro anni prima, ma mantenendo un volume stimato inferiore alla metà della domanda generale, che invece negli altri settori è crescita del 74% a 156.300 lavoratori.

Gli uffici recruitment per i settori marketing, sales, customer service, finance, R&D, sono sempre alla ricerca di nuove figure in grado di padroneggiare e sfruttare al massimo le tecnologie IA, soprattutto per progetti di profilazione dei clienti, strategie di vendita, gestione rischi, valutazione trend, ottimizzazione di produzione, controllo e qualità, assistenza al cliente.

Il problema è sempre nella scarsità delle risorse umane e in prima battuta delle competenze, che di per sé creano un grande ostacolo all’adozione più veloce di tecnologie IA e machine learning.

L’IA in Europa

Uno scenario confermato, ad esempio, anche da studi IDC sull’“Umanità aumentata”, secondo cui il 14% dei venditori dei Paesi dell’Unione europea utilizza già oggi sistemi IA per servizi avanzati al cliente.

La spesa in tecnologie e sistemi IA, sempre in Europa, invece, è attesa raggiungere i 10 miliardi di dollari a chiusura del 2020 (covid-19 permettendo) e i 22 miliardi di dollari entro il 2023. I settori chiave saranno cybersecurity, automazione, chatbot, analisi predittiva e affective computing (ramo specifico dell’intelligenza artificiale che si propone di realizzare calcolatori in grado di riconoscere ed esprimere emozioni).

Il 63% degli investimenti europei saranno destinati ai settori della finanza/banking, del manifatturiero e del retail.

A livello di singoli Paesi, sul podio di chi spenderà di più in soluzioni IA troviamo: Gran Bretagna, con 5 miliardi di dollari, Germania, con 4 miliardi, e Francia, con 3 miliardi circa.

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