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IA, la vendita dei chip fa raddoppiare i ricavi di Nvidia. E il ceo Huang ha 42 miliardi di dollari

Questa è la storia di un imprenditore tech, che grazie alla sua lungimiranza, sta portando l’azienda che ha fondato e che guida, Nvidia, a un forte vantaggio competitivo sugli altri produttori di chip, come Intel e AMD

Jensen Huang, fondatore e CEO di Nvidia, già nel 2018 ha “fiutato” le grandi opportunità dell’Intelligenza Artificiale. Infatti, già 5 anni fa Huang era convinto che l’IA avrebbe innescato un “spostamento tettonico” nella tecnologia simile a quello creato da Apple con il lancio dell’iPhone nel 2007 per la telefonia mobile. Così da quell’anno Nvidia ha iniziato ad investire fortemente sulla ricerca e sviluppo di chip per l’intelligenza artificiale. 

Ed oggi raccoglie i suoi frutti.

Nvidia, con vendita dei chip per l’IA raddoppiati i ricavi

La vendita dei chip soprattutto per l’intelligenza artificiale generativa hanno fatto raddoppiare i ricavi di Nvidia. La società, che detiene un quasi monopolio dei sistemi di calcolo utilizzati per far funzionare ChatGPT di OpenAI, Bard di Google e simili, ha chiuso il secondo trimestre sopra le attese degli analisti.

Grazie alla forte crescita della domanda di chip per l’intelligenza artificiale (IA) i ricavi sono balzati a 13,5 miliardi di dollari, ben oltre gli 11,2 miliardi previsti dagli esperti e valore doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,

L’utile netto ha fatto un balzo dell’843% raggiungendo 6,2 miliardi. I dati – molto attesi dal mercato per i loro effetti sull’intero comparto tecnologico – hanno messo le ali ai titoli Nvidia a Wall Street, che nelle negoziazioni dopo la fine delle normali contrattazioni hanno guadagnato il 10%.

“Una nuova era informatica è cominciata

“Una nuova era informatica è cominciata. Le aziende di tutto il mondo stanno passando dal calcolo generico al calcolo accelerato e all’intelligenza artificiale generativa”, ha affermato Jensen Huang, nel commentare i dati.

In un’intervista rilasciata a Reuters, Huang ha detto che sono due gli elementi che guidano la domanda: il passaggio dai data center tradizionali, costruiti attorno ai processori centrali, a quelli costruiti attorno ai potenti chip di Nvidia, e l’uso crescente dei contenuti generati dai sistemi di intelligenza artificiale, dai contratti legali ai materiali di marketing. “Queste due tendenze fondamentali sono alla base di tutto ciò che stiamo vedendo, e che osserviamo da un trimestre”, ha detto. “È difficile dire quanti trimestri ci aspettano”, ha aggiunto, “ma questo cambiamento fondamentale non finirà. Non durerà lo spazio di un trimestre”.

E il patrimonio del ceo Huang stimato in 42 miliardi di dollari

Se Nvidia vola, cresce anche la ricchezza del suo CEO.

L’analista Dan Ives, di Wedbush Securities, riporta l’AP, definendolo “il padrino dell’IA”, l’ha inserito tra le persone più ricche del mondo con una fortuna stimata di 42 miliardi di dollari.

“Posso dire con certezza che n’è valsa la pena per l’azienda scommettere sull’IA”, ha detto il 60enne Huang l’8 agosto scorso in questo speech. 

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