Enav presenta il primo aeroporto con torre digitale d’Italia
Gli aerei atterrano e decollano dall’aeroporto di Brindisi come sempre, come ogni giorno, ma la gestione di tutte le operazioni necessarie alla sicurezza e l’efficienza operativa di un’infrastruttura così importante avverrà in una torre di controllo completamente tecnologizzata, digitalizzata e connessa in rete costantemente, grazie al sistema chiamato Remote tower module (Rtm).
Il controllore non guarda più direttamente la pista, ma attraverso schermi ad alta definizione, con visione a 360°, supportati da un network di 18 telecamere di ultima generazione, tecnologie software avanzate, soluzioni di intelligenza artificiale (IA) e di apprendimento automatico (machine learning), realtà aumentata e human-machine interface, mentre ulteriori reti di telecamere che integreranno i dati per la detezione e la tracciabilità di oggetti e mezzi in movimento, con livelli di precisione e accuratezza superiori a quelle dell’occhio umano.
Stamattina nell’aeroporto pugliese, Enav, l’ente nazionale che gestisce il traffico aereo civile, ha inaugurato la prima Torre di controllo gestita da remoto in Italia, alla presenza, tra gli altri, di Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Riccardo Rossi, sindaco della città di Brindisi, Pierluigi Di Palma, Presidente di ENAC e Antonio Maria Vasile, Presidente Aeroporti di Puglia.
Interazione tra digitale ed umano per trasformare il traffico aereo
“Innovazione, integrazione e interconnessione sono componenti essenziali del Piano Nazionale Aeroporti che è in preparazione per compiere salto di qualità nel settore grazie anche a tecnologie“, ha affermato il ministro Giovannini, aggiungendo: “Nel trasporto aereo si compie il salto di qualità del controllo digitale da remoto: da sistema basato su straordinarie capacità umane e tecniche, passiamo alla interazione tra digitale e umano“.
“Nella programmazione questa torre non era più prevista. Noi abbiamo ritenuto di aprire una discussione tecnica con Enav, che alla fine ci ha portato ad una buona conclusione. Il capitale umano che è qui impiegato adesso troverà la maniera di vivere questo salto di qualità. E tutto ciò non è più soltanto in favore del territorio, ma dell’Italia nel suo complesso, perché questo impianto consentirà di controllare e avere le giuste ridondanze per farci viaggiare in piena sicurezza. Nella relazione virtuosa con tutte le istituzioni – ha detto il Presidente Emiliano in sede di presentazione – la Puglia è sempre presente, è sempre capace di dire la sua, senza però mai ostacolare la visione nazionale, questo è il punto fondamentale”.
Francesca Isgrò, Presidente Enav, ha dichiarato: “La torre digitale di Brindisi è il risultato del lavoro congiunto delle persone di ENAV, dei nostri tecnici, operativi e manager, supportati da un Consiglio di Amministrazione che, fin dal giorno dell’insediamento, aveva ben chiaro l’importanza strategica dei progetti di sviluppo di ENAV. Desidero ringraziare, a nome del Gruppo ENAV, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e l’ENAC che hanno seguito e supportato questo progetto per tutto il percorso”.
“Oggi non inauguriamo solo una struttura operativa, ma diamo seguito e concretezza al processo di digitalizzazione e innovazione che ENAV sta implementando per rinnovare completamente i servizi alla navigazione aerea. Il nostro obiettivo è rendere sempre più efficiente lo spazio aereo, infrastruttura intangibile ma indispensabile per creare un volano di sviluppo virtuoso dell’economia dei territori ed un bilanciamento di crescita a livello nazionale. Grazie alle nuove tecnologie e alla professionalizzazione delle nostre persone stiamo migliorando i servizi senza costi aggiuntivi per l’utenza”, ha invece spiegato Paolo Simioni, Amministratore Delegato di Enav.
Il sistema Remote tower module nella metà degli scali nazionali entro il 2031
Una “torre digitale” che secondo gli esperti può essere posizionata anche a molti chilometri di distanza dall’aeroporto e che inserirà anche queste infrastrutture strategiche all’interno del processo di trasformazione digitale che sta interessando tutto il Paese e i suoi settori economici e amministrativi più rilevanti.
Grazie all’introduzione del Remote tower module nei sistemi di gestione delle torri di controllo in diversi scali aeroportuali del Paese, si potrà, ad esempio, estendere il servizio di controllo del traffico aereo H24, con conseguenti ricadute positive sul turismo e sul traffico cargo.
La gestione simultanea di più torri di controllo remotizzate presso un unico centro operativo diventerà realtà nell’arco di pochi anni, si legge nel comunicato che accompagna la notizia, ed ENAV gestirà decolli, atterraggi e movimentazione a terra in modo sempre più efficiente e flessibile, a beneficio di compagnie aeree, società di gestione e dei territori.
Il piano Strategico Future Sky 2031 di Enav prevede infine di gestire in questo modo, cioè da remoto e con l’ausilio di avanzate tecnologie software, almeno la metà dei 45 scali nazionali.