L’intelligenza artificiale sta cambiando, e in parte già lo ha fatto, la nostra società, a partire dal mondo del lavoro. Me le potenzialità (enormi) e i rischi (altrettanto grandi) legati a questo nuovo strumento rappresentano un territorio ancora da esplorare. Sono questi i principali temi al centro primo vertice mondiale sulla IA in programma a Londra ieri e oggi. Al summit, organizzato dal governo britannico di Rishi Sunak, è attesa nella giornata di oggi anche la premier Giorgia Meloni.
L’Adnkronos ha interpellato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, il quale ha parlato di come l’esecutivo di centrodestra sta affrontando la questione dell’IA, dagli investimenti nel settore ai prossimi provvedimenti normativi sul fronte dell’intelligenza artificiale. Nel corso dell’intervista Butti si è soffermato anche sulla questione Chat Gpt (il chatbot basato su intelligenza artificiale che spopola da mesi in tutto il mondo) e sulle polemiche per la nomina di Giuliano Amato a capo del Comitato su intelligenza artificiale ed editoria.
Nei mesi scorsi si è parlato di un fondo da 150 milioni dedicato alle start up attive nel campo dell’IA: come procede il progetto? Qual è lo stato dell’arte?
“Il Fondo – risponde Butti all’Adnkronos – è in fase di elaborazione grazie ad un intervento finanziario del mio Dipartimento per la trasformazione digitale e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ovviamente con la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Ai primi di ottobre si sono insediati i nuovi vertici di Cdp Venture Capital e confidiamo di chiudere le attività necessarie al più presto, stiamo infatti elaborando la proposta normativa che andrà a disciplinare l’operatività” di un fondo che con i moltiplicatori di mercato, secondo Butti, supererà i 700-800 milioni di euro.
Sulle prossime iniziative del governo in materia di AI (manovra in primis), il sottosegretario di Fdi aggiunge: “Sono in fase di elaborazione dei collegati alla legge di Bilancio. Stiamo lavorando, come è noto, alla regolazione e alla sperimentazione della IA in Italia, in raccordo con quanto si sta prevedendo con il regolamento europeo ‘AI Act’ in corso di approvazione. Stiamo elaborando strumenti finanziari di supporto, oltre al fondo prima citato, per la ricerca, lo sviluppo e il trasferimento tecnologico nell’ambito dei comparti industriali, dei servizi e della pubblica amministrazione”.
Quali sono le opportunità da cogliere e quali i rischi, legati a questo strumento, da scongiurare assolutamente?
“L’intelligenza artificiale è una tecnologia che sta rapidamente trasformando il mondo, con un impatto significativo in tutti i settori. È essenziale – osserva il sottosegretario Butti – garantire che questa tecnologia venga sviluppata e utilizzata in modo responsabile e sostenibile. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica, organizzativa e sociale, che sta generando e genererà importanti benefici in termini di efficacia, efficienza ed economicità”. “Allo stesso tempo – sottolinea – servono meccanismi di governance globale che siano capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche, che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa, anche in termini di posti di lavoro. Su questo il presidente Meloni ha più volte offerto spunti e proposte, anche perché alla governance globale va affiancata in ciascun Paese una azione normativa e un’attività concreta di vigilanza, che per quanto riguarda l’Italia avrà anche, come riferimento di prospettiva, la norma europea dell’AI Act”.
Dal mondo della scuola e dell’informazione sono arrivate molte critiche nei confronti di Chat Gpt: cosa ne pensa di questa applicazione? L’ha mai utilizzata nel suo lavoro?
“È uno strumento potente che ha aperto una nuova prospettiva, naturalmente amplificando alcuni timori, ma ciò non deve distoglierci dalle straordinarie opportunità che vanno regolate e incanalate in usi corretti e consapevoli. Dico spesso che stiamo addestrando l’algoritmo a conoscere l’uomo e che ora sarebbe il caso di educare l’uomo alla conoscenza dell’algoritmo. Personalmente non l’ho ancora usata nel mio lavoro, ma ho curiosato abbastanza per comprenderne la potenza d’uso. Credo che l’IA generativa e strumenti come Chat Gpt aprano prospettive impensabili appena pochi anni fa. Credo che l’IA generativa avrà importanti applicazioni anche nelle pubbliche amministrazioni, nell’ambito del cosiddetto AI-Gov, e credo che tali applicazioni fortemente innovative si applicheranno sia alle PA centrali che a quelle locali.
Giuliano Amato presiederà la Commissione sull’AI: è la persona giusta? O, secondo lei, la scelta sarebbe dovuta ricadere su un altro profilo?
“Per la verità, come chiarito da tutti gli interessati, Amato presiederà una commissione con compiti molto circoscritti e con una applicazione verticale limitata ad alcuni aspetti dell’informazione e dell’editoria”, dice Butti all’Adnkronos.
“Al contrario”, aggiunge il sottosegretario di Fdi, “il comitato di esperti che lavorerà ad ampio spettro sulle applicazioni di IA in Italia, voluto dal governo e per la quale ho firmato recentemente il decreto di nomina, è presieduto dal Prof. Gianluigi Greco, professore ordinario di informatica e presidente dell’Associazione italiana per l’intelligenza artificiale. Questo comitato sarà lo strumento di supporto di merito nella elaborazione della strategia del governo in materia. Stiamo definendo un percorso serrato di confronti, audizioni ed elaborazione finale con obiettivi e strumenti per raggiungerli”.
“Abbiamo davanti settimane serrate, che si sovrapporranno alla presidenza italiana del G7, dove, come più volte indicato dal Presidente Giorgia Meloni, l’IA sarà uno dei temi al centro dell’attenzione”, conclude Butti.
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