“Abbiamo raggiunto un accordo storico con le aziende del settore, potremo testare la sicurezza dei nuovi modelli di intelligenza artificiale prima che siano rilasciati”. Lo ha annunciato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, nella conferenza stampa finale dell’AI Safety Summit, che si è concluso a Bletchley Park, vicino Londra. “Le persone – ha aggiunto – dovrebbero essere rassicurate da questo accordo”. Un mezzo per testate i nuovi modelli di IA è la nascita dell’“AI Safety Institute” per costruire la capacità del settore pubblico di condurre test di sicurezza e di ricercare la sicurezza dell’Intelligenza Artificiale.
La prima pietra miliare per l’AI Safety Institute del Regno Unito sarà quella di costruire il suo processo di valutazione in tempo per valutare la prossima generazione di modelli, compresi quelli che saranno distribuiti l’anno prossimo. Il Regno Unito, attraverso l’AI Safety Institute, collaborerà con altri paesi per sviluppare le proprie capacità e facilitare la collaborazione tra i governi.
Un altro successo del vertice, che ieri è iniziato così.
“Today, we make history”, così Rishi Sunak, il premier britannico, ha aperto il primo vertice mondiale sull’intelligenza artificiale (IA) a Bletchley Park. Ha avuto ragione. Perché il primo dei due giorni del Summit, organizzato dal governo britannico, si è concluso con la “dichiarazione di Bletchley”, per lo sviluppo “sicuro” dell’intelligenza artificiale, firmata dall’Ue e 28 Paesi rappresentati al vertice (compresi USA e Cina).
I Paesi hanno concordato “sull’urgente necessità di comprendere e gestire collettivamente i potenziali rischi” dell’IA attraverso gli sforzi per garantire uno sviluppo e un utilizzo responsabile della nuova tecnologia.
“Ieri abbiamo concordato la prima dichiarazione internazionale sui rischi legati all’intelligenza artificiale”, ha commentato Sunak
“Non solo rischi, ma cogliere anche le opportunità dell’IA”
“Oggi discuteremo”, ha spiegato il primo ministro britannico, “le priorità globali per l’intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni, nonché le azioni necessarie per garantire che l’IA si sviluppi in modo sicuro per essere una forza positiva”.
“E lo discuteremo”, ha aggiunto, “non sono solo i governi di tutto il mondo, ma anche le aziende. Si uniranno aziende come OpenAI, Anthropic, Meta, Google DeepMind e Microsoft. E come avrete sentito, questa sera parlerò con Elon Musk, in esclusiva su X”.
“Concluderemo il summit”, ha affermato il premier, “con una tavola rotonda sulle opportunità di trasformazione dell’IA per il bene pubblico, come la rivoluzione del nostro sistema educativo”.
Meloni conferma a Sunak: “L’IA uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno”
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto questa mattina un incontro bilaterale con il Primo Ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, a margine del Summit. Il Presidente Meloni ha confermato che l’Intelligenza artificiale sarà uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno.
Gli impegni concreti di 9 grandi aziende di IA
I leader mondiali che rappresentano Australia, Canada, Unione europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d’America e Regno Unito e i CEO di Amazon Web Services, Anthropic, Google, Google DeepMind, Inflection AI, Meta, Microsoft, Mistral AI e Open AI hanno condiviso l’obiettivo di sostenere la fiducia dei cittadini nella sicurezza dell’IA, inizialmente attraverso una maggiore enfasi sui test e sulla ricerca sulla sicurezza dell’IA. Ecco tutti gli impegni condivisi dai leader politici e dai CEO delle 9 grandi aziende di IA.
Il report “Lo Stato della Scienza”
Infine, il Summit ha dato vita al report internazionale, indipendente e inclusivo sullo “Stato della scienza” sulle capacità e sui rischi dell’IA di frontiera, superviosionato da Yoshua Bengio, un accademico dell’IA vincitore del premio Turing e membro del comitato consultivo scientifico delle Nazioni Unite. Il report sarà pubblicato prima del prossimo vertice sulla sicurezza dell’IA. Concentrandosi sull’IA di frontiera, intende anche aiutare a informare e integrare altre iniziative internazionali, come quelle guidate dalle Nazioni Unite, dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal Partenariato globale per l’IA (GPAI). La sua analisi informerà l’attività dell’organo consultivo sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
La “dichiarazione di Bletchley” in sintesi
“L’Intelligenza Artificiale (IA) offre immense opportunità globali, ma deve essere progettata, sviluppata, distribuita e utilizzata in modo responsabile e incentrata sull’uomo. La comunità internazionale dovrebbe cooperare sull’IA per promuovere una crescita economica inclusiva, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, i diritti umani e la fiducia del pubblico nei sistemi di IA. I sistemi di IA vengono impiegati in diversi ambiti, tra cui l’occupazione, i trasporti, l’istruzione, la salute, l’accessibilità e la giustizia. Poiché i sistemi di IA vengono impiegati in vari settori è fondamentale affrontare i rischi potenziali, come i diritti umani, la trasparenza, l’equità, la responsabilità, la regolamentazione, la sicurezza, l’adeguata supervisione umana, l’etica, l’attenuazione dei pregiudizi, la privacy e la protezione dei dati”.
“I rischi per la sicurezza sorgono alla frontiera dell’IA, che comprende modelli generici altamente capaci e modelli specifici di IA ristretti che potrebbero causare danni. Questi rischi sono particolarmente preoccupanti in settori come la sicurezza informatica e la biotecnologia, dove i sistemi di IA di frontiera possono amplificare rischi come la disinformazione”.
“La cooperazione internazionale è essenziale per affrontare i rischi posti dall’IA, promuovendo approcci favorevoli all’innovazione, alla governance proporzionata e alla regolamentazione che massimizzino i benefici tenendo conto dei rischi associati all’IA”.
Leggi la dichiarazione di Bletchley
I Paesi rappresentati sono:
- Australia
- Brasile
- Canada
- Cile
- Cina
- Unione europea
- Francia
- Germania
- India
- Indonesia
- Irlanda
- Israele
- Italia
- Giappone
- Kenya
- Regno dell’Arabia Saudita
- Paesi Bassi
- Nigeria
- Le Filippine
- Repubblica di Corea
- Ruanda
- Singapore
- Spagna
- Svizzera
- Türkiye
- Ucraina
- Emirati Arabi Uniti
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord
- Stati Uniti d’America