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I dati di WhatsApp a Facebook: Garanti Privacy Ue verso nuove misure di contrasto

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Non basta lo stop alla condivisione dei dati di WhatsApp a Facebook per scopi pubblicitari, i Garanti Ue pronti a nuove misure di contrasto.

Article 29 Group, l’organismo che raccoglie i Garanti Privacy della Ue, sta preparando “nuove azioni” contro la cessione dei dati degli utenti di WhatsApp alla casa madre Facebook a scopo pubblicitario.

La cessione dei dati è già stata interrotta nella Ue, dopo l’intervento dei Garanti Ue, ma a questo punto il giro di vite potrebbe essere rafforzato.

Lo ha detto Isabelle Falque-Pierrotin, presidente del CNIL il Garante francese e responsabile di Article 29 group, in un’intervista a Bloomberg sottolineando che lo stop alla condivisione fra WhatsApp e Facebook per ora non riguarda tutti i dati, visto che per ragioni di sicurezza e tutela anti-spam degli iscritti lo sharing prosegue.

Ma le cose potrebbero cambiare quando a dicembre i garanti europei daranno l’esito dell’indagine approfondita in corso.

Insomma, il blocco parziale della condivisione dei dati personali degli utenti di WhatsApp con la casa madre Facebook non sembra soddisfare le aspettative dei garanti Ue. Un pratica che non era stata prevista al momento dell’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook per 19 miliardi di dollari nel 2015.

Certo, per il momento i Garanti Privacy Ue hanno le armi un po’ spuntate nei confronti dei grandi gruppi online. Ma la loro moral suasion sarà certo più efficace nel 2018, quando con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla privacy potranno comminare multe miliardarie (fino al 4% del fatturato annuo delle aziende) a tutte le imprese, anche quelle Usa.

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