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I 5 trend tecnologici per il 2023

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Quali saranno i trend tecnologici più importanti per il prossimo anno? Ecco i 5 più importanti.

Nel 2023 le imprese saranno chiamate a migliorare ulteriormente la loro dotazione tecnologica, da un lato per restare competitive su un mercato sempre più complesso ed esigente, dall’altro per far fronte all’incremento esponenziale dei costi e dei vincoli legati a temi come la sostenibilità e la produttività.

Ma quali saranno i trend tecnologici più importanti per il prossimo anno? Ecco i 5 più importanti.

Il vero cloud ibrido

Nel 2023 e oltre, le aziende inizieranno finalmente a pianificare un vero cloud ibrido. E inizieranno a integrare i servizi cloud e i team dell’infrastruttura legacy. Tuttavia, la carenza di competenze continuerà a rappresentare una sfida. I dipendenti che hanno le competenze necessarie per costruire infrastrutture serverless e cloud native sono di fatto molto rari. E se le aziende fossero abbastanza fortunate da trovarli, dovranno pagare molto per convincerli ad entrare nei loro team.

Green Computing

Con il perdurare della minaccia della crisi energetica globale e della recessione e con la crescente attenzione delle aziende alla propria impronta ecologica, un numero sempre maggiore di imprese, soprattutto di fascia medio-alta, accelererà in modo significativo gli investimenti legati all’adozione del cloud, per gestire in modo sicuro ed efficiente sia le applicazioni di ultima generazione sia quelle legacy. Sebbene il cloud non sia perfetto in termini di sostenibilità, è più ecologico dei data center tradizionali. E con un numero sempre maggiore di aziende che spostano i carichi di lavoro sulla “nuvola”, i cloud provider potranno continuare a investire in fonti di energia rinnovabile per consentire applicazioni cloud-native rispettose dell’ambiente.

Scelte alternative per affrontare la carenza di talenti

Poiché la carenza di competenze continua a dominare il mercato del lavoro sia a livello globale sia a livello settoriale, le aziende si adatteranno ad aumentare e automatizzare i compiti ripetitivi, nonché a qualificare e valorizzare i talenti esistenti per concentrarsi sulle attività a più alto valore aggiunto, sulla scia di un mercato del lavoro a corto di risorse e altamente competitivo.

Le imprese dovranno anche fare investimenti a lungo termine per formare e coltivare i talenti che devono ancora entrare nel mercato del lavoro, con l’obiettivo di arricchire l’ecosistema.

L’AI per migliorare la creatività

L’intelligenza artificiale (AI) e il suo utilizzo nell’arte digitale stanno rapidamente diventando una parte normale del flusso di lavoro degli artisti digitali. Mentre questa tecnologia è sempre più presente nel mondo dell’arte, molti si chiedono come influisca sugli artisti e sul loro processo creativo. Se usata in modo consapevole, l’AI può essere un potente strumento per migliorare il lavoro dei creator, consentendo loro di lavorare più velocemente, di allontanarsi dalla loro estetica abituale, di provare un nuovo stile o di contribuire all’ispirazione creativa. Molti software dedicati alla grafica digitale integrano l’intelligenza artificiale e il machine learning per aiutare gli artisti a migliorare il loro lavoro o automatizzare passaggi complessi o ripetitivi, in modo che possano creare più velocemente e più facilmente. Le possibilità di innovazione e di progresso tecnologico e artistico che l’AI offre al mondo dell’arte digitale sono infinite. Si tratta di un’evoluzione entusiasmante che i leader del settore potranno sfruttare nel 2023.

Dati e intuizione per rafforzare il legame con i consumatori

In ambito marketing, grazie ai data analytics in tempo reale, i designer possono prendere decisioni basate sui dati e implementare quasi immediatamente le modifiche ai progetti in base al comportamento osservato, senza che questi perdano in empatia e creatività. Infatti il design supportato dai dati si basa su una profonda comprensione del comportamento umano. I designer devono cogliere le motivazioni comportamentali e le emozioni umane più che mai, per anticipare il modo in cui i clienti interagiranno con i vari asset o elementi – pagina web, pubblicità o e-mail, ad esempio – e apportare modifiche in base al loro comportamento. Sarà questo che andrà a colmare le lacune a cui i dati da soli non possono far fronte, permettendo di creare un legame umano con i consumatori. 

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