In soli tre mesi il gigante cinese della telefonia mobile Huawei ha scalato la vetta del mercato globale degli smartphone, consegnando 55,8 milioni di dispositivi nel secondo trimestre dell’anno in corso.
Un risultato storico, atteso da tempo dal patron Ren Zhengfei.
Il dato è contenuto nel nuovo Report Canalys, secondo cui Huawei, pur vedendo ridursi del 5% il volume delle spedizioni, è riuscita a fare molto meglio dei rivali storici Samsung e Apple.
La presa del podio mondiale
Samsung si è fermata a 53,7 milioni di consegne, perdendo il 30% su base annua.
Il Covid-19 ha avuto un impatto molto significativo sul mercato dei device mobili, ma nonostante questo Huawei ha dimostrato resilienza, puntando di più sul mercato interno che su quelli internazionali.
La società con sede a Shenzhen ha effettuato oltre il 70% delle consegne proprio in Cina, durante il secondo trimestre 2020, registrando anche un aumento del +7% a livello nazionale.
Il problema, si legge nel commento ai dati su Cnbc.com, è che questa leadership non appare salda, ne tanto meno in grado di reggere trimestrali future.
La domanda che si pongono i ricercatori è: “Basterà la forza della Cina per sostenere Huawei sul podio? E per quanto tempo potrà durare?”.
Huawei ha scalato la vetta trimestrale nel periodo che va da aprile e giugno 2020, ma, come scritto sopra, facendo leva soprattutto sul mercato cinese continentale.
Se si guardano i dati delle spedizioni verso altri mercati, il risultato è una caduta considerevole delle spedizioni del -27% rispetto al 2019.
Huawei e l’Europa
Solo per fare un esempio, le quote di mercato smartphone in Europa detenute da Huawei, nel secondo trimestre 2020, sono pari al 16%, in calo dal 22% dell’anno passato.
Proprio l’Europa, si legge nel Report, potrebbe risultare un terreno strategico per i giganti della telefonia mobile, soprattutto per il mercato 5G.
5G che però è sempre più spesso argomento sfruttato in chiave politica contro Pechino.
Giusto ieri Catherine Chen, Corporate Senior Vice President and Director of the Board di Huawei, è intervenuta sul tema in occasione dell’evento globale organizzato dal Gruppo cinese e battezzato ‘Better World Summit 2020’, chiedendo uno sforzo maggiore in termini di investimenti e di scelte politiche.
I timori crescenti di una parte, seppur minima, di popolazione europea nei confronti delle ipotetiche minacce alla salute legate al nuovo standard di rete mobile, sono infatti un ottimo strumento di propaganda da impiegare nei sempre più numerosi conflitti geopolitici.