Il bando di Huawei dal 5G britannico appena deciso dal governo di Londra su pressing americano potrebbe essere cancellato se a novembre il presidente Donald Trump dovesse perdere le elezioni di novembre. Il clamoroso sviluppo è stato rivelato dal quotidiano The Observer.
Il bando
Lo scorso 14 luglio il Governo britannico ha annunciato il bando delle attrezzature cinesi di Huawei dal rollout delle nuove reti 5G entro il 2027 e che a partire dal prossimo anno gli operatori non potranno più acquistare tecnologie cinesi.
La decisione, secondo quanto riferito dal ministro per il Digitale, la Cultura e i Media Oliver Dowden, sarebbe da considerare “irreversibile” dopo l’interruzione da parte degli Usa delle vendite di semiconduttori e chip ai produttori cinesi fra cui Huawei.
Fonti governative avrebbero detto a Huawei che le cose potrebbero cambiare
Ma nei giorni precedenti, secondo quanto ricostruito dal quotidiano, fonti ufficiali di Governo avrebbero riferito a Huawei che le ragioni del bando sono in parte geopolitiche e legate appunto al pressing senza precedenti dell’amministrazione Trump sul Regno Unito.
Le stesse fonti di governo avrebbero fatto capire a Huawei che se Trump dovesse perdere le elezioni il bando potrebbe essere rivisto di pari passo con il presumibile calo del pressing americano.
The Observer non ha dato alcun dettaglio sulle sue fonti. Huawei non ha commentato.
Vedremo come andrà a finire.
Rimozione totale entro il 2027
La decisione finale sul bando è stata comunicata una settimana fa dal ministro per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport Oliver Dowden, dopo una riunione del National Security Council (NSC), presieduto da Johnson, che si tiene questa mattina.
Dowden, ha annunciato in Parlamento che a partire dal primo gennaio prossimo sarà proibito acquistare nuova tecnologia 5G da Huawei, ma i cinesi saranno definitivamente rimossi solo entro la fine del 2027. In dettaglio, tutte le componenti ancora attive fornite da Huawei alle reti britanniche (a cominciare dal 4G) negli ultimi 15 anni andranno rimosse “entro il 2027”.
La scusa ufficiale di Londra per l’inversione a u sul coinvolgimento di Huawei nel rollout del 5G inglese sono le nuove sanzioni americane sulle tecnologie e i chip che secondo Londra penalizzeranno la capacità di Huawei di mantenere la sua affidabilità come fornitore.
Francia non blocca investimenti Huawei
Intanto, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha detto oggi che la Francia non impedirà a Huawei di continuare a investire nel paese. Le Maire ha detto alla radio France Info che comunque non si tratta di alcun “assegno in bianco” per Huawei in Francia, ma che luoghi sensibili saranno comunque protetti.
“Non impediremo a Huawei di investire in 5G ma proteggeremo i nostri interessi nazionali”, ha detto Le Maire, ribadendo la posizione francese alle autorità cinesi.
Le Maire nel contempo ha colto l’occasione per condannare i presunti abusi perpetrati dalla Cina sulla minoranza musulmana che vive nel paese, in particolare degli Uiguri.
La scorsa settimana il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha rincarato la dose contro la Cina, facendo sapere che gli Usa avrebbero imposto restrizioni e richiesto un visto alle aziende cinesi come Huawei accusate di favorire la violazione dei diritti umani.