HP ha preso la sua decisione: entro la fine del 2015, la divisione Pc e stampanti sarà separata da quella che si occupa della vendita di servizi e materiale informatico alle aziende. In quella che si preannuncia una piccola rivoluzione nella storia dell’azienda americana, entro la fine del 2015 nasceranno due nuove HP: la Hewlett Packard Enterprise riunirà le infrastrutture, i software e i servizi alle imprese e sarà presieduta dall’attuale Ceo, Meg Whitman; la HP Inc, invece, ingloberà i Pc e le stampanti, manterrà il logo attuale del gruppo e sarà diretta da Patricia Russo.
Entrambe le compagnie saranno quotate in borsa e l’operazione, gestita tra gli altri da Goldman Sachs, dovrebbe essere a impatto zero dal punto di vista fiscale per gli azionisti, ha precisato l’azienda in una nota.
Dal 2012, HP ha avviato un vasto progetto di ristrutturazione per fronteggiare la crisi delle vendite di PC: la realtà è che l’azienda è stata troppo lenta a cogliere il cambiamento epocale del mobile computing, con i Pc che sono ormai passati decisamente in secondo piano rispetto a tablet e smartphone.
Il colosso Usa resta il secondo produttore mondiale dietro i cinesi di Lenovo e nel trimestre chiuso a luglio ha anche registrato la prima crescita trimestrale del fatturato in tre anni. I costi della ristrutturazione sono stati comunque altissimi in termini di occupazione: si prevedono altri 5 mila licenziamenti, dopo quelli annunciati a maggio, che portano a 55 mila il totale dei licenziamenti da quando Meg Whitman ha assunto il timone dell’azienda, a settembre del 2011. Nel 2012, infatti, HP aveva annunciato 34 mila licenziamenti, ma aveva anche assicurato che non ce ne sarebbero stati altri.
“Il lavoro svolto negli ultimi due anni ha notevolmente rafforzato il nostro core business al punto che possiamo permetterci di essere più aggressivi per cogliere le opportunità di un mercato che cambia molto rapidamente”, ha commentato Meg Whitman.
Nell’ultimo anno fiscale, la divisione Pc e stampanti ha registrato un fatturato di 55,9 miliardi di dollari contro i 55,6 della divisione ‘technology solutions’ che fornisce supporto e consulenza alle grandi aziende. L’utile operativo combinato di Pc e stampanti è di 4,84 miliardi mentre la divisione servizi corporate ha un utile operativo di 5,85 miliardi.
Per il 2014 HP attende un utile compreso tra 3,70 e 3,74 dollari per azione e tra 3,83 e 4,03 dollari per azione nel 2015.
HP non è l’unica grande azienda americana a scegliere di suddividere le attività in due entità distinte nel tentativo di riconquistare flessibilità e concentrarsi sulle attività più redditizie.
Martedì scorso anche eBay ha annunciato lo spin-off di Pay-Pal , a partire dal 2015. Una mossa che ha peraltro premiato il titolo in Borsa.
Il produttore di server EMC sta esplorando diverse opzioni strategiche tra le quali la vendita totale o parziale o uno spinoff di VMware, mentre IBM ha venduto la sua divisione Pc a Lenovo nel 2005 e la divisione server sempre al gruppo cinese quest’anno.