Hollywood vs Mosca
Una strana storia, figlia di una guerra a suo modo altrettanto particolare, oltre che terribile, come tutte le guerre. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Independent, dopo che Hollywood ha ritirato i suoi film dal mercato e dalla distribuzione in Russia, sembra che Mosca abbia ipotizzato lo sblocco delle piattaforme di pirateria audiovisiva, finora inserite in una lista nera per violazione delle leggi sul copyright.
L’idea è venuta ad un politico russo, Dmitry Ionin, secondo cui, se l’industria audiovisiva americana impone sanzioni ai suoi cittadini, facendo in modo che film e serie tv non trovino più un posto nel mercato russo, allora è giusto rivolgersi ai criminali che sfruttano illegalmente i prodotti cinematografici e televisivi delle major statunitensi e di altri Paesi.
In seguito alle decisioni della Casa Bianca di punire Mosca per l’aggressione all’Ucraina, le principali imprese audiovisive americane, quelle di Hollywood per intenderci, hanno deciso di ritirare o sospendere in Russia titoli molto popolari come “Batman”, “Morbius”, o “The Lost City”.
Tra queste imprese troviamo le big del calibro di Warner Bros, Sony Pictures, Walt Disney e Paramount Pictures.
Pirati audiovisivi contro la guerra in Ucraina?
L’ex membro della Duma di Stato della Federazione Russa ha indicato come possibile sito pirata da sbloccare RuTracker.
Curiosamente, però, la stessa piattaforma ha fatto sapere che qualsiasi cosa farà il Cremlino tutti i file caricati su RuTracker non saranno mai accessibili agli utenti russi.
Secondo il giornalista russo Ilya Varlamov, infatti, il sito sembra aver condiviso lo sdegno e le preoccupazioni internazionali per la guerra in Ucraina, arrivando a sostenere che “nella situazione attuale non è previsto nessun supporto alle azioni delle autorità di Mosca”.
Il quotidiano britannico ha raggiunto i rappresentanti della piattaforma che hanno confermato le loro posizioni anti-russe.
Non solo film e serie tv, la Russia apre le porte anche ai software piratati
La legalizzazione della pirateria in Russia potrebbe non riguardare solamente i contenuti audiovisivi, come film, serie tv ed eventi sportivi live, ma anche l’ampio catalogo dei software.
A seguito della decisione di porre dei limiti all’utilizzo delle tecnologie di rete in Russia, da parte di Apple, Google, Microsoft e Meta (a cui appartengono Facebook, Instagram e Whatsapp), ma anche di Samsung tra gli asiatici, ecco che Mosca ha dichiarato di voler approfittare dei mercati illegali per consentire ai propri cittadini di rifornirsi di tutto ciò di cui hanno bisogno a livello di servizi, in barba ad ogni convenzione e trattato precedentemente firmati.