La rivoluzione tecnologica

Hi-tech e media, il mercato cerca nuovi equilibri contro l’avanzata degli OTT

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Negli ultimi mesi importanti operazioni strategiche hanno chiaramente dimostrato che il mercato USA dell’hi-tech e dei media è in forte fermento. Gli attori cercano nuovi equilibri contro l’avanzata degli OTT.

Da IBM a Intel, passando per Fox, i pesi massimi dell’hi-tech e dei media si stanno mobilitando  alla ricerca di nuovi posizionamenti sul mercato.

Come in tutte le rivoluzioni che si ripettino, anche per quelle che riguardano la tecnologia, ci sono attori in prima linea e quelli che restano in trincea.

La svolta business di Apple

Questa settimana Apple e IBM hanno siglato un accordo strategico nel mercato della mobility aziendale, che suggella l’ingresso in grande stile di iPhone e iPad nel mondo enterprise. La partnership prevede la fornitura in esclusiva da parte di IBM di una nuova gamma di app disegnate per il business con funzioni specifiche di sicurezza, analytics e big data per la gestione di iPhone e iPad in chiave aziendale.

La partnership fra Apple e IBM, che ha lo scopo dichiarato di trasformare iPhone e iPad da device personali in strumenti di lavoro a prova di security aziendale, è basto su quattro capisaldi: una nuova gamma composta da più di 100 app verticali disegnate per servizi enterprise di altrettanti settori, sviluppati in esclusiva per iPhone e iPad; servizi cloud di Ibm ottimizzati per iOS, che comprendono la gestione del device, sicurezza, analytics e integrazione mobile; un nuovo servizio AppleCare, con offerte pacchettizzate da parte di Ibm per l’attivazione, la fornitura e la gestione dei  del device.

Nel quadro dell’accordo, IBM potrà commercializzare iPhone e iPad con i servizi aziendali preinstallati ai clienti business globali.

La 21st Century Fox punta a Time Warner

La 21st Century Fox ha ammesso d’aver fatto un’offerta da 80 miliardi di dollari per rilevare Time Warner, ma che è stata respinta per non perdere l’indipendenza.

Con una nota, Rupert Murdoch ha dichirato: “Time Warner ha rifiutato di andare avanti con la nostra proposta. Al momento non siamo impegnati in alcuna trattativa con Time Warner”.

Secondo quanto riportato dal New York Times, 21st Century Fox aveva proposto di vendere CNN per allentare i possibili timori dell’Antitrust. Una vendita che avrebbe aperto una battaglia fra ABC e CBS.

Nonostante il rifiuto di Time Warner, Murdoch, secondo il quotidiano americano, sarebbe però determinato a non mollare la presa e non è detto che il gruppo non cambi idea.

La 21st Century Fox e Time Warner insieme sarebbero una superpotenza con un fatturato complessivo di 65 miliardi di dollari e che avrebbe sotto il suo ombrello, tra le altre cose, canali televisivi come Fox News e Hbo e case cinematografiche come Twentieth Century Fox e Warner Brothers.

Una mossa strategica per Murdoch, al momento impegnato in Europa con la realizzazione di un super network delle pay tv con BSkyBSky Italia e Sky Deutschland. Una mossa che del resto evidenzia ancora una volta la forte tendenza del mercato media verso il consolidamento. Ricordiamo inoltre che a febbraio, Comcast ha rilevato Time Warner Cable per 45 miliardi di dollari, dando vita a un colosso mondiale capace di gestire un terzo del mercato della pay tv e dei servizi a banda larga negli Stati Uniti.

 

Microsoft più forte nel cloud

A febbraio Microsoft ha annunciato la nomina a Ceo diSatya Nadella, ex vicepresidente della divisione Cloud and Enterprise, al posto dell’uscente Steve Ballmer.

Nei suoi 22 anni in Microsoft, Nadella si è occupato del passaggio alle tecnologie cloud, della console Xbox e del pacchetto Office, nonché dello sviluppo dell’infrastruttura a supporto del motore di ricerca Bing. Ed è proprio sul cloud che intende concentrarsi Nadella.

“Le opportunità che attendono la società sono molte“, ha detto Nadella, aggiugendo che però “per coglierle bisogna essere focalizzati in modo chiaro, muoversi  in modo rapido e continuare a trasformarsi”.

Il gruppo adesso starebbe preparando il maggior taglio del personale da cinque anni a questa parte nel quadro dell’integrazione della divisione cellulari di Nokia. L’annuncio dei licenziamenti potrebbe arrivare già in settimana, secondo fonti vicine al dossier sentite da Bloomberg, secondo cui la riduzione del personale toccherebbe in primo luogo i dipendenti Nokia e le divisioni interne di Microsoft che producono doppioni con il business della casa finlandese, in particolare in area marketing e engineering.

L’annuncio della ristrutturazione, se avverrà in settimana, arriverà due settimane dopo l’annuncio da parte del Ceo Satya Nadella della nuova mission aziendale, che ha enfatizzato il ruolo centrale dei dispositivi mobili, del cloud e della produzione di software.

Secondo le fonti, che chiedono l’anonimato, i tagli potrebbero essere superiori a 5.800 portati a termine nel 2009, quando ci fu la maggior ristrutturazione del gruppo.

Mercato in fermento contro gli OTT

Dalla rifocalizzazione guidata da Satya Nadella di Microsoft verso il cloud all’alleanza ‘contro natura’ tra Apple e IBM, passando per i cambiamenti in casa Intel e per la nuova offensiva di Rupert Murdoch su Time Warner, respinta, tutto il mercato è in forte fermento.

Obiettivo? I big americani dell’hi-tech e dei media intendono dimostrare ai cosiddetti Over-The-Top, come Google, Amazon o Netflix, che bisogna essere cauti nell’attaccare ‘imperi consolidati’.

In altre parole, qualcuno avrebbe detto che quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Da anni il mercato sta assistendo alla spedita avanzata delle web company su mercati da sempre dominio dei player dell’hi-tech e dei media.

Un attacco poco rispettoso delle regole di fair play, agevolati tra l’altro da un quadro regolamentare che crea forti asimmetrie tra gli attori a tutto vantaggio degli OTT.

In tutto questo Wall Street guarda con attenzione e soddisfazione a quanto sta avvenendo, in attesa che si definiscano i nuovi equilibri.

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