Per lo speciale #HDweek, abbiamo incontrato Renato Farina, Amministratore delegato di Eutelsat Italia, per andare oltre la stessa Alta Definizione e parlare di Ultra HD. È su questo, infatti, che Eutelsat sta concentrando maggiormente i suoi sforzi.
#HDweek è lo Speciale Key4biz dedicato all’Alta Definizione, in cinque puntate con interviste, case history, approfondimenti, dati, analisi e opinioni di esperti.Clicca qui per leggere tutti i contributi.
Key4biz. Eutelsat è in prima linea sul fronte dell’Ultra HD. Dove stiamo andando?
Renato Farina. Ci troviamo nel mezzo di un processo che porterà all’affermazione di una nuova era tecnologica che cambierà la TV sia a livello di produzione sia di consumo. L’Ultra HD non permette soltanto una risoluzione quattro volte superiore rispetto all’HD ma introduce una nuova dimensione nella rappresentazione della realtà, proiettando l’utente in un’esperienza di visione ‘arricchita’ che modifica radicalmente la percezione di ciò che si vede in TV.
Key4biz. Quanto tempo serve per l’affermazione dell’Ultra HD?
Renato Farina. La piena maturazione dello standard, e quindi il varo di un offerta strutturata, si raggiungerà nel giro di un paio di anni. Ora stiamo assistendo alla progressiva diminuzione dei costi degli schermi e delle telecamere, ripercorrendo le stesse tappe che hanno segnato il passaggio dall’SD all’HD. Insomma, presto negli scaffali dei negozi saranno disponibili soltanto schermi Ultra HD, che peraltro sono retro compatibili e quindi utilizzabili anche per ricevere gli altri standard.
Key4biz. Nel frattempo come vi muoverete?
Renato Farina. Continueremo a stringere alleanze con clienti e partner per testare l’Ultra HD lungo tutta la filiera produttiva e distributiva, con particolare attenzione alle dirette di eventi sui nostri canali sperimentali. Questa strategia ci ha portato a lavorare al fianco di diversi soggetti: da Samsung a Red Bull, da BBC a France Television fino a Sony e Rai. E proprio con Rai Com, assieme a DBW Communication, abbiamo recentemente coprodotto la prima opera ripresa in 4K: si tratta de la Bohème diretta da Ettore Scola nel teatro di Torre del Lago durante il 60esimo festival Puccini.
Key4biz. Tra i vostri partner c’è anche il Vaticano. Quali sviluppi avrà questa collaborazione?
Renato Farina. Continueremo a cooperare con il Centro Televisivo Vaticano che dedica un’attenzione straordinaria all’innovazione e alla qualità delle immagini. In questo percorso siamo parte di un team di primissimo piano composto da Sky, Sony, Globecast e DBW Communication. E abbiamo realizzato delle iniziative che resteranno nella storia come la beatificazione di Paolo VI e la canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.
Key4biz. Quella dell’Ultra HD è una partita che si gioca soprattutto livello di trasmissione. Temete il ruolo degli OTT?
Renato Farina. No. Bisognerebbe andare oltre gli annunci e dedicare maggiore attenzione ai parametri tecnico-qualitativi per comprendere che via internet, soprattutto in Italia, è impossibile garantire quei livelli su cui si fonda l’Ultra HD. Il satellite, invece, in virtù della sua disponibilità di banda, rappresenta la piattaforma naturale per questo tipo di trasmissioni.
Key4biz. Quindi satellite sempre più protagonista?
Renato Farina. Certo. Per noi l’Ultra HD non è più la ‘TV del futuro’ ma la ‘TV dell’oggi’. Infatti, nei mesi scorsi, Eutelsat ha varato il suo ultimo canale Ultra HD su HOT BIRD che è ricevibile attraverso le stesse parabole che attualmente portano la televisione in circa 10 milioni di case italiane.
Key4biz. Cosa manca all’Ultra HD?
Renato Farina. Sul nostro canale HOT BIRD abbiamo il massimo della tecnologia attualmente a disposizione: Ultra HD combinato con i 50 fotogrammi al secondo e i 10 bit di colore. Tuttavia, per incrementare ancora le performance percepita dall’utente, la comunità broadcast sembra muoversi verso un 4K ‘migliorato’.
Key4biz. E in cosa consiste?
Renato Farina. In pratica si parla della possibilità di portare a 100 e oltre il numero di fotogrammi al secondo. E poi si lavora anche all’incremento del numero di colori trasmessi e all’estensione del range dinamico dei colori, quindi a livello di luminosità e di contrasto. Comunque il satellite è già pronto ad accogliere questa seconda fase dell’Ultra HD.
Key4biz. In definitiva cosa risponde a chi sostiene che si corra il pericolo di scavalcare l’HD per passare direttamente all’Ultra HD?
Renato Farina. Non credo sia una chiave di lettura corretta. Certamente si sta definendo un ecosistema completo in Ultra HD. E ci saranno ricadute sempre più evidenti in termini di contenuti nativi che saranno capaci di accompagnare il ricambio del parco televisori. Nello stesso tempo, però, il parametro dell’alta qualità tecnica dell’immagine è divenuto il punto fermo dell’offerta dei broadcaster. Ormai costituisce un dato imprescindibile per l’appeal dei canali e siamo certi che questo provocherà, anche in Italia, un progressivo incremento dell’offerta televisiva in HD.
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