Google, Facebook, Twitter e Microsoft hanno sottoscritto il Codice di condotta Ue contro gli hate speech.
Le IT Company hanno dato l’assenso a gestire in 24 ore le richieste di rimozione di contenuti che incitano all’odio in linea con quanto richiesto dalle Autorità di regolamentazione Ue che negli ultimi mesi hanno spinto molto in questa direzione davanti all’aumento di forme di razzismo online a seguito della crisi dei rifugiati.
Il Commissario Ue alla Giustizia, Vera Jourova, ha sottolineato che il fenomeno degli hate speech online ha raggiunto dimensioni preoccupanti recentemente a causa del crescente utilizzo dei social network da parte di gruppi terroristici che puntano ai giovani per diffondere violenza e odio.
La situazione ha richiesto un tempestivo e urgente intervento.
“I recenti attacchi terroristici – ha indicato Vera Jourova – hanno ribadito l’urgente necessità di combattere l’illecito incitamento all’odio online. Purtroppo i sociali network sono uno degli strumenti usati da gruppi terroristici per radicalizzare giovani adepti e dai razzisti per diffondere l’odio e la violenza. L’accordo costituisce un importante passo avanti per garantire che la rete rimanga un luogo aperto all’espressione libera e democratica, nel rispetto dei valori e delle normative europee”.
Il Commissario ha assicurato che Google, Facebook, Twitter e Microsoft esamineranno le notifiche di rimozione per gli hate speech illegali in meno di 24 ore e procederanno a rimuovere o disabilitare l’accesso a tali contenuti se necessario.
La velocità con cui questo triste fenomeno ha preso piede ha determinato una situazione di grave difficoltà davanti a un evidente vuoto normativo. Le aziende hanno infatti tentato di colmare questo gap proponendo proprie soluzioni.
Quello della Ue è il primo tentativo effettivo di regolamentare con un codice la condotta delle IT Company nei confronti degli hate speech.
The Internet is a place for free speech, not hate speech, IT companies commit
to review&remove online #HateSpeech pic.twitter.com/Tq7MfYqHNw— Věra Jourová (@VeraJourova) 31 maggio 2016
Con la firma del codice di condotta le aziende informatiche si impegnano a proseguire nei loro sforzi volti a contrastare qualsiasi illecito incitamento all’odio online. L’adesione comporta l’elaborazione permanente di procedure interne e l’offerta di formazione al personale in modo che sia possibile esaminare entro 24 ore la maggior parte delle richieste giustificate di rimozione di contenuti che incitano all’odio, e se del caso di cancellare tali contenuti o di renderli inaccessibili.
I commenti delle IT Company
La responsabile europea della politica pubblica di Twitter, Karen White, ha osservato: “Su Twitter non c’è posto per comportamenti improntati all’odio, e continueremo a fronteggiare questo fenomeno fianco a fianco con i nostri partner del settore e della società civile”.
La direttrice per la politica pubblica e le relazioni governative di Google, Lie Junius, ha dichiarato: “Il nostro impegno è garantire alle persone l’accesso all’informazione tramite i nostri servizi, ma da sempre vietiamo qualsiasi illecito incitamento all’odio sulle nostre piattaforme”.
Monika Bickert, capo del settore strategico globale di Facebook, ha commentato: “Esortiamo gli utenti ad utilizzare gli appositi meccanismi di segnalazione quando si imbattono in contenuti che ritengono non conformi alle nostre norme, in modo che possiamo indagare. I nostri servizi in tutto il mondo sono impegnati 24 ore su 24 ad esaminare tali segnalazioni e ad intervenire rapidamente.”
John Frank, vicepresidente per gli affari di governo UE della Microsoft, ha sottolineato: “Abbiamo recentemente annunciato ulteriori misure miranti a vietare espressamente di postare contenuti terroristici. Continueremo ad offrire ai nostri utenti uno strumento per informarci quando ritengono che le nostre regole siano state violate”.
Il codice di condotta comprende i seguenti impegni pubblici:
- Le aziende informatiche hanno convenuto con la Commissione Ue un codice di condotta che stabilisce gli impegni pubblici che si riportano di seguito.
- Le aziende informatiche predispongono procedure chiare ed efficaci per esaminare le segnalazioni riguardanti forme illegali di incitamento all’odio nei servizi da loro offerti, in modo da poter rimuovere tali contenuti o disabilitarne l’accesso. Predispongono regole o orientamenti per la comunità degli utenti volte a precisare che sono vietate la promozione dell’istigazione alla violenza e a comportamenti improntati all’odio.
- Al ricevimento di una segnalazione valida mirante alla rimozione di forme illegali di incitamento all’odio, le aziende informatiche la esaminano alla luce delle regole e degli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti e, ove necessario, delle leggi nazionali di recepimento della decisione quadro 2008/913/GAI, affidando l’esame a squadre specializzate.
- Le aziende informatiche esaminano in meno di 24 ore la maggior parte delle segnalazioni valide miranti alla rimozione di forme illegali di incitamento all’odio e, se necessario, rimuovono tali contenuti o ne disabilitano l’accesso.
- Inoltre, le aziende informatiche svolgono presso i loro utenti un’opera di educazione e di sensibilizzazione sulle tipologie di contenuti non autorizzate in base alle regole e agli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti. A tal fine potrebbe essere utilizzato il sistema di segnalazione.
- Le aziende informatiche forniscono informazioni sulle procedure di trasmissione di avvisi, al fine di rendere più rapida ed efficace la comunicazione fra le autorità degli Stati membri e le aziende informatiche, in particolare per quanto riguarda le segnalazioni, la disattivazione dell’accesso o la rimozione delle forme illegali di incitamento all’odio online. Le informazioni devono essere trasmesse tramite i punti di contatto nazionali rispettivi designati dalle aziende informatiche e dagli Stati membri. In tal modo si consentirà anche agli Stati membri, e in particolare alle autorità nazionali incaricate dell’applicazione della legge, di acquisire ulteriore familiarità con i metodi per riconoscere le forme illegali di incitamento all’odio online e segnalarle alle aziende informatiche.
- Le aziende informatiche incoraggiano la trasmissione degli avvisi e la segnalazione dei contenuti che promuovono l’istigazione alla violenza e ai comportamenti improntati all’odio avvalendosi di esperti, in particolare attraverso partenariati con le organizzazioni della società civile, fornendo chiare informazioni sulle regole e sugli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti e sulle regole in materia di procedure di comunicazione e di segnalazione. Le aziende informatiche si adoperano per rafforzare i partenariati con le organizzazioni della società civile ampliando la portata geografica di tali partenariati e, se del caso, offrono sostegno e formazione ai partner delle organizzazioni della società civile per consentire loro di svolgere il ruolo di “relatore di fiducia” o equivalente, tenendo in debita considerazione l’esigenza di preservarne l’indipendenza e la credibilità.
- La aziende informatiche contano sul sostegno degli Stati membri e della Commissione europea per garantire l’accesso a una rete rappresentativa di partner delle organizzazioni della società civile e di “relatori di fiducia” in tutti gli Stati membri che possano contribuire allo sforzo di trasmettere avvisi di alta qualità. Le aziende informatiche pubblicano le informazioni sui “relatori di fiducia” sul loro sito web.
- Le aziende informatiche organizzano periodicamente formazioni per il proprio personale per informarlo sugli sviluppi sociali in corso e si scambiano opinioni sulle possibilità di ulteriori miglioramenti.
- Le aziende informatiche intensificano la loro cooperazione con altre piattaforme e altri operatori dei media sociali per migliorare la condivisione delle migliori pratiche.
- Le aziende informatiche e la Commissione europea, riconoscendo il valore di voci indipendenti che contrastino la retorica dell’odio e i pregiudizi, si prefiggono di proseguire l’opera di elaborazione e promozione di narrazioni alternative indipendenti, di nuove idee e iniziative e di sostegno di programmi educativi che incoraggino il pensiero critico.
- Le aziende informatiche intensificano la collaborazione con le organizzazioni della società civile per fornire formazione sulle migliori pratiche per lottare contro la retorica dell’odio e i pregiudizi e aumentano la portata del loro approccio proattivo nei confronti delle organizzazioni della società civile per aiutarle a realizzare campagne efficaci di lotta contro i discorsi di incitamento all’odio. La Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, contribuisce a questo sforzo provvedendo a repertoriare le esigenze e le richieste specifiche delle organizzazioni della società civile in proposito.
- La Commissione europea, in coordinamento con gli Stati membri, promuove l’adesione agli impegni stabiliti nel presente codice di condotta anche da parte di altre piattaforme e di altri operatori dei media sociali.
Le aziende informatiche e la Commissione europea convengono di riesaminare gli impegni pubblici del presente codice di condotta a cadenze regolari, valutandone anche l’impatto. Convengono altresì di proseguire le discussioni su modalità idonee a promuovere la trasparenza e a incoraggiare narrazioni alternative che contrastino l’incitamento all’odio. A tal fine verranno organizzati incontri periodici ed entro la fine del 2016 verrà presentata una valutazione preliminare al gruppo ad alto livello per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di intolleranza.