Intervenendo alla 48ma conferenza dell’International Institute of Communication a Bruxelles, il Commissario Agcom Antonio Nicita ha evidenziato come il tema della misinformation in Rete richieda sforzi supplementari di studio, comprensione e misurazione degli impatti e delle misure di autoregolamentazione annunciate da OTT (Over The Top) quali Google e Facebook. Lo scrive l’Autorità in una nota.
“La diffusione di informazioni false e ingannevoli – ha detto Nicita nel suo intervento davanti ai rappresentanti dei regolatori di oltre venti Paesi, nel corso della sessione intitolata “Policing the Internet in an era of fake news: what kind of Internet do we want?” – è il risultato congiunto di fallimenti di mercato dal lato della domanda, attraverso le cosiddette filter bubbles ed echos chambers, e della profilazione finalizzata al phishing per attrarre attenzione monetizzabile dall’inserzionismo pubblicitario”.
“Le misure per risolvere i rischi della misinformation, quali quelli di incrementare la polarizzazione e l’hate speech, sono molteplici e passano innanzitutto da immediate azioni di autoregolazione e di investimenti in un’alfabetizzazione che sia strategica e finalizzata ad aumentare la consapevolezza dei fruitori, anche con riferimento alla cessione implicita dei dati personali”, ha aggiunto Nicita.
Il Commissario dell’Autorità ha concluso invitando i cosiddetti Over the Top ad aprire le porte dei loro business model ad osservatori indipendenti che possano verificare i risultati delle misure di autoregolamentazione adottate: “occorre passare dagli annunci a una concreta osservazione da parte di terzi indipendenti di ciò che viene fatto e dell’impatto generato”.