Al completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria mancano poco meno di 80 giorni. È l’informazione che si legge nel sito dell’Anas, il gestore della rete stradale ed autostradale italiana.
Il giorno in cui venne apposta la targa per l’inizio dei lavori dell’A3, il 21 gennaio 1962, si prevedeva il suo completamento nel giro di due anni. Ne sono passati quasi 55 di anni e siamo ancora in attesa di poter percorrere tutti e 443 i suoi chilometri.
Un’opera imponente, tra le più importanti d’Europa, quasi un’autostrada di montagna, che, tra inchieste, indagini, processi e rallentamenti in corsa, continua la sua storia decennale volgendo ora lo sguardo verso l’innovazione tecnologica e digitale.
Al meeting mondiale sulla sicurezza stradale organizzato da Anas e l’Associazione mondiale della strada (World Road Association), sono state presentate le nuove strategie per garantire: “Più manutenzione per strade migliori e sicure, ricerca e innovazione per strade più tecnologiche e smart road, campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza per richiamare l’attenzione sulla necessità di una guida attenta”.
Come spiegato da Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas, l’azienda sta investendo “oltre 8 miliardi, in manutenzione per valorizzare e rendere più sicure e confortevoli le strade”. Sul fronte della ricerca e dell’innovazione Anas ha infatti bandito la prima gara per la smart road sulla A3 Salerno – Reggio Calabria. Un progetto ad alto contenuto innovativo, tra i primi al mondo nel settore stradale, che ha come focus l’automobilista e la sua tutela, in previsione anche delle auto senza conducente.
Un bando di gara telematico, annunciato la scorsa estate, del valore di 20 milioni di euro, per una procedura di Accordo Quadro relativa alla fornitura e posa in opera di sistemi e postazioni per l`implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l`infomobilità e la sicurezza sui circa 440 km dell`intero itinerario.
L’ICT sta cambiando un po’ tutto, anche il mondo dei trasporti, compresi quelli su strada, ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio: “E’ già in atto un percorso verso la driverless car e la strada intelligente che porteranno a maggiore sicurezza, prevenzione, comfort, informazione durante la guida e che, come convenuto al G7 Trasporti, hanno bisogno di una cornice di regole condivise a livello internazionale. L’Italia lavora già in questa direzione, grazie al contributo importante della ricerca e coordinando con la Struttura tecnica di missione del Mit le misure utili da condividere a livello nazionale e la gara bandita da Anas per fare della A3 Salerno-Reggio Calabria una infrastruttura altamente innovativa e sicura ne è un segno molto concreto”.
Entro la fine del 2016, si legge in un documento Anas, “verranno bandite gare con procedure di accordi quadro per un valore di 60 milioni di euro al fine di rendere `Smart` ulteriori 1500 km di strade e autostrade Anas”.
Il progetto smart road prevede l`integrazione di tecnologie per infrastrutture, avendo come focus l`automobilista e la sua tutela. “Il nostro obiettivo – si legge ancora nel documento – è di fornire a chi si mette in viaggio numerose informazioni sulle condizioni ambientali e di traffico, grazie a tecnologie avanzate che consentiranno una migliore connessione tra chi percorre l`autostrada e gli operatori Anas”.
Di seguito alcuni esempi di tecnologie caratterizzanti la smart road:
- Sistemi di connessione radio. Il Wi-Fi ‘in motion’ permetterà una continuità del segnale ai veicoli in movimento anche alle velocità massime consentite;
- sistema di comunicazione dati. Il progetto prevede, tra l’altro, la posa di fibra ottica compatibile anche con le esigenze del ‘piano banda larga’ del governo;
- sistema di produzione dell’energia elettrica. Sono previste le cosiddette Green Island per la produzione di energia pulita, che funzioneranno anche come aree di ricarica per veicoli elettrici, droni e mezzi per la logistica;
- sistemi di monitoraggio. La strada sarà dotata di moderni sensori per il monitoraggio continuo di tutti i parametri per mitigare i fattori di rischio, elevare la sicurezza e il confort di guida, intervenire efficacemente in casi di emergenza.