Inizialmente saranno guidati da un pilota e non potranno portare più di due persone a bordo. Successivamente, questi taxi a decollo verticale saranno completamente automatizzati, senza autista e con più posti per i passeggeri.
L’annuncio è arrivato ieri dopo che l’Autorità per i trasporti di Dubai (RTA) ha dato il suo ok alla partnership con Uber per il lancio del servizio taxi in volo a motore elettrico per il 2020 nella Capitale dell’emirato.
L’obiettivo è offrire un servizio di smart mobility per l’Esposizione universale del 2020 (Expo 2020) e allo stesso tempo procedere con il progetto Dubai Smart City.
Gli smart taxi, come riportato da Gulf News, saranno supportati da una rete di stazioni per il decollo verticale (Vertical Take Off and Landing Vehicles – VToL) e la ricarica elettrica dei veicoli. In base all’accordo, Uber dovrà presentare alla RTA uno studio sulla mobilità della smart city che comprenda adeguati livelli di sicurezza pubblica e un quadro generale della futura aviazione civile in ambito urbano.
All’esterno di Dubai sorgerà una specie di grande raccordo anulare di stazioni di scambio, i VertiPorts, dove arrivare con autobus e automobili, parcheggiare e raggiungere i taxi volanti (Flying taxis) o le altre modalità di trasporto pubblico (tutte rigorosamente a basso e bassissimo impatto ambientale, low carbon mobility).
L’accordo con Uber è parte integrante di un altro progetto congiunto con l’RTA: “Dubai Vision 2021”. Entro quella data Uber dovrà sviluppare nuovi modelli di smart mobility, anche con l’impiego di vetture a guida autonoma e connessa in grado di volare, Autonomous Aerial Vehicle (AAV).